La piu’ bella sei tu…!!!

Antonio Pirpan

Roma, ore 10.00. Appena salito sulla metropolitana vengo risucchiato dalla calca e spinto verso un punto vicino alle doppie porte. Ho allungato un braccio per cercare un appiglio e mi sono trovato faccia a faccia con una donna molto bella, bruna, dalla pelle di camelia, il tipo di quarantenne che sa fare buon uso del tempo e del buon gusto. Per intenderci, quelle donne affascinanti che  sembrano sempre più belle con il passare degli anni. L’avete incontrata anche voi, ne sono certo. Ho cominciato a guardarla quanto più a lungo mi permetteva l’educazione, esprimendo con lo sguardo  tutta la mia ammirazione, senza però mostrare particolare interesse. Una donna veramente bella sa che deve pagare il prezzo della sua bellezza, anche se sono ben poche quelle che lo sanno fare con eleganza. Ero affascinato da quel gioco di manovra, un po’ complicato, che consiste nel guardare senza guardare, eseguendo rapidi spostamenti dello sguardo da un punto all’altro della vettura, e ritornando sempre sul suo volto, indugiandovi lo st retto necessario. Insomma, non volevo che fosse interpretato come un tentativo di approccio, pur desiderando con una punta di vanità maschile, di far capire il piacere che ne traevo. Ma lei  è rimasta impassibile. Alla fermata di Trinità dei Monti è salita una ragazza poco più che ventenne, con tutta la perfezione della sua età. Capelli lisci biondi, tirati all’indietro, valorizzati da un nastro legato a farfalla, occhi verdi, marcati da un filo di ombretto. Un’immagine da sogno, in un vestitino di lino color foglia, che evidenzia  curve da capogiro. Ho pensato che fosse una modella. Anche per lei, posto in piedi. Sorvolando su un annuncio pubblicitario, con mossa rapida, ho girato gli occhi su di lei, ma solo per un istante, perché ho subito notato nella meno giovane una certa tensione e ho immaginato cosa le passasse per la mente. Perché, allora, rovinare tutto? E così, ho concentrato tutta l’attenzione sulla quarantenne e, negli ultimi dieci minuti che è durato il nostro viaggio, ho ignorato completamente la modella. La signora si è preparata per scendere. Non mi aveva guardato neppure una volta e non l’ha fatto nemmeno in questa circostanza, incurante della mia cravatta color fucsia  che mi dava un’aria adorabile e non minacciosa. Ma, sfiorandomi leggermente, un accenno di sorriso  ha illuminato il suo volto, ed io l’ho interpretato come un segno di trionfo. “Grazie”, mi ha detto con voce bassa e musicale, ma chiara. Che meraviglia. Non c’è stato bisogno di dire altro in quel momento di squisita comprensione che avrebbe illuminato la giornata a tutti e due.

 

Un pensiero su “La piu’ bella sei tu…!!!

  1. complimenti! delicato, acuto, competente. dimostrazione che non occorre riempire le pagine di volgarità parolacce e brutture varie per essere letti.

I commenti sono chiusi.