Paestum: Indaco “Amore…per la natura”, a San Valentino

 Sensibilizzare l’opinione pubblica ad un maggior rispetto per l’ambiente, e contribuire a creare attenzione sulle tematiche ambientali, dalla diminuzione della produzione di rifiuti all’incremento della raccolta differenziata. Nasce con questi obiettivi il progetto “Amore…per la natura”,  ideato dall’associazione culturale “Indaco”, presieduta da Angela Morena, e da Vilma Fezza, consigliere comunale di Salerno e presidente dell’associazione “Giustizia al Femminile”. Tante le iniziative in programma nell’ambito del progetto di rispetto e salvaguardia ambientale: la prima si svolgerà domani, domenica 14 febbraio 2010, a Capaccio, con inizio alle ore 10.00. Volontari ed esponenti delle associazioni, infatti, daranno vita ad una giornata dedicata alla pulizia della fascia litoranea e delle spiagge della “Laura” di Paestum, in direzione Agropoli. In tanti si ritroveranno nella zona costiera per dedicarsi alla pulizia delle spiagge ed alla raccolta differenziata dei rifiuti. Grazie alla presenza di esperti nell’arte del riciclo, inoltre, molti dei rifiuti raccolti verranno riutilizzati per la realizzazione di oggetti e strumenti di varia natura.“Un’iniziativa meritevole e degna di approvazione”, ha dichiarato l’amministrazione comunale di Capaccio, che parteciperà attivamente all’iniziativa fornendo buste e guanti per la raccolta. L’iniziativa “Amore…per la natura” verrà ripetuta prossimamente anche a Sapri, dove l’amministrazione comunale ha già garantito il proprio patrocinio per il progetto. Previsti inoltre ulteriori appuntamenti anche a Centola ed in alcuni comuni della Costiera Amalfitana. “L’iniziativa non è importante tanto per l’evento in sé – spiega l’avvocato Vilma Fezza – ma perché si vuole porre in risalto un tema che deve richiedere un’attenzione costante, nel corso di tutto l’anno. Abbiamo uno dei patrimoni costieri più belli d’Italia, una risorsa da vivere in ogni stagione dell’anno, non solo in estate. Dobbiamo imparare ad averne cura ed a rispettarlo”.