Sacco: Epifani “Batterci per dare futuro ai giovani del Mezzogiorno”

Lorenzo Peluso

Una popolazione commossa ed emozionata ha ricevuto all’ingresso del piccolo centro cilentano il suo cittadino più illustre. Guglielmo Epifani, Segretario generale della CGIL, la più importante organizzazione sindacale italiana. Una lunga passeggiata per i vicoli del piccolo comune alle falde del massiccio roccioso del Monte Motola, che segna la linea di confine tra il Cilento ed il Vallo di Diano. Una visita alla splendida chiesa di San Silvestro poi tutti nel salone della scuola elementare dove i piccoli alunni accolgono Epifani con uno striscione di benvenuto. La sala gremita non solo dai cittadini di Sacco; moltissime le autorità presenti, Sindaci del comprensorio e Presidenti delle Comunità Montane cilentane, l’Assessore provinciale Flavio Meola ed il Consigliere regionale Donato Pica, i quadri sindacali provinciali al completo con in testa Franco Tavella, Segretario Generale Cgil Salerno. Chairman della cerimonia Franco Latempa già presidente della Comunità Montana Calore Salernitano che ha riportato i messaggi di orgoglio pervenuti al Comune dai tanti emigranti in ogni parte del mondo. Poi la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ad Epifani da parte del sindaco Antonio Macchiarulo all’illustre concittadino che in gioventù ha passato molte estati presso la casa materna, a pochi passi dalla chiesa madre. “Ricordo con emozione i volti dei miei compagni di gioco che cinquant’anni or sono mi accompagnavano nei miei soggiorni qui a Sacco” ha esordito così Epifani visibilmente emozionato nel discorso di ringraziamento che ha pronunciato a margine della consegna della pergamena donatagli dal sindaco Macchiarulo. Nel breve intervento Epifani non ha tralasciato di richiamare tutti alla riscoperta dello spirito di appartenenza alle proprie radici: “in questi giorni i fatti che stanno caratterizzando la convivenza civile con cittadini extracomunitari che qui sono venuti in cerca di migliori condizioni di vita, mi indignano. Mi indignano ancor più se penso che noi tutti abbiamo dimenticato il nostro passato; passato fatto di emigrazione e di sacrifici” ha chiosato Epifani che ha esortato tutti ad un maggiore impegno per realizzare anche nei piccoli centri le condizioni migliori per le giovani leve. Un intervento quello di Epifani più volte interrotto da scroscianti applausi dei presenti che si è concluso nel ricordo dei propri famigliari che da questo lembo di mezzogiorno sono emigrati e che in molti casi non sono mai più ritornati. Laureato in filosofia all’Università La Sapienza di Roma, Epifani nella sua carriera ha diretto la casa Editrice Esi per poi passare all’Ufficio sindacale della CGIL in qualità di coordinatore delle politiche contrattuali delle categorie, e poi all’Ufficio Industria della Confederazione. Vice di Sergio Cofferati dal 1994 al 2002 quando diviene Segretario Generale della CGIL,la più importante organizzazione sindacale italiana