Oculistica: Enzo Pagliara “Anno nuovo, vista nuova!”

Cari lettori, è tempo di auguri, di regali, di calendari, di bilanci, di buoni propositi. Il mio augurio è di restare sempre giovani dentro e di esprimere i valori di sempre, che voi amate, che non tramonteranno mai: la semplicità, la bontà, l’ottimismo, la fiducia. Credo che la maggior parte degli italiani sia composta da gente laboriosa, generosa, impegnata a trasmettere ai propri figli le vere ricchezze della vita, valori come l’impegno, la solidarietà, il rispetto, l’educazione. Molte cose oggi sembrano voler negare questo ottimismo di fondo; a dar retta a certe esagerazioni sembra che l’Italia sia in mano ai ladri ed ai disonesti. E si ignora, perché non fa notizia, che la mattina i treni e le tangenziali sono pieni di pendolari che si alzano all’alba per andare al lavoro, che le scuole e le università sono piene di giovani impegnati a dare il meglio di sé, che nella sanità vi sono volontari e professionisti che mettono la loro vita al servizio degli altri, che vi sono tanti anziani che con la loro saggezza e non solo aiutano a crescere i loro nipotini, che vi sono persone più sfortunate che lottano con dignità per un avvenire migliore.A tutti Voi rivolgo i miei più sinceri auguri e, per ritornare all’informazione sanitaria, ho pensato di regalare il calendario delle visite oculistiche, un utile mezzo di prevenzione delle più diffuse patologie oculari nelle varie fasi della nostra vita. Partiremo dall’età pediatrica, passando per la maturità fino all’età più avanzata. Da 0 ad 1 anno: in genere una prima visita viene effettuata a tutti i neonati, specialmente nei prematuri a basso peso che sono stati in incubatrice e sottoposti ad ossigenoterapia e nei soggetti a rischio genetico. Ciò consente di escludere o di diagnosticare precocemente patologie quali retinopatia, cataratta congenita, opacità corneali. Ricordiamo che il primo anno di vita è fondamentale per lo sviluppo della vista, per cui può essere necessario un intervento chirurgico precoce. Anche la dacriocistite dei neonati, una patologia non grave ma piuttosto frequente, caratterizzata da lacrimazione e secrezione muco-purulenta, va diagnosticata entro il primo anno, per evitare un intervento chirurgico.Da 1 a 3 anni: Bisogna fare attenzione ad alcuni segni che potrebbero essere già presenti da qualche mese, come strabismo (alterazione della motilità oculare), nistagmo (movimento oscillatorio involontario dei globi oculari), costante inclinazione o rotazione della testa. Anche anomalie del comportamento come difficoltà nel seguire gli oggetti in movimento ed afferrarli, sguardo assente, difficoltà nell’evitare gli ostacoli e cadute frequenti, avvicinamento esagerato per guardare gli oggetti, possono essere indicativi di problemi importanti alla vista. Da 3 a 5 anni: in assenza di problemi particolari è il periodo ideale per una prima visita oculistica, per evidenziare precocemente i difetti visivi e per prevenire e curare l’ambliopia nota, più comunemente, come l’occhio pigro. Si tratta della riduzione della funzione visiva di uno dei due occhi in assenza di patologie, dovuta a vizi di rifrazione di solito elevati, più frequentemente astigmatismo ed ipermetropia, spesso associata a strabismo. Il bambino non se ne rende conto, perché nell’insieme la visione sembra soddisfacente, ma la terapia con bendaggio dell’occhio migliore ed occhiali deve essere precoce, perché dopo i 10 anni i margini di miglioramento sono praticamente nulli.Da 6 a 10 anni: è il periodo in cui l’impegno scolastico rende necessaria la correzione con occhiali di difetti della vista comuni nei bambini come l’ipermetropia e l’astigmatismo. Di solito si manifestano con mal di testa, bruciore agli occhi, difficoltà nella lettura, per cui il bambino appare erroneamente svogliato.Da 11 a 14 anni: è il momento dello sviluppo e quindi è possibile la comparsa della miopia. La difficoltà nel vedere da lontano ne è il segno caratteristico.Da 15 a 20-25 anni: si ripeteranno controlli periodici ogni sei mesi circa, in quanto durante l’età evolutiva e nel corso degli studi è più facile che vi siano variazioni. Inoltre in questo periodo può comparire il cheratocono, una deformazione della cornea che comporta un astigmatismo irregolare che di solito necessita della correzione con lenti a contatto semirigide.Da 25 a 40 anni: è un periodo relativamente tranquillo, in cui le variazioni sono meno frequenti, per cui è sufficiente una visita ogni 2-3 anni, più spesso se si lavora al computer o si guida molto. E’ il momento ideale per sottoporsi ad intervento di chirurgia rifrattiva con laser. Oggi esistono varie tecniche, la PRK per miopie medio-lievi, la LASIK per miopie più elevate e il laser a femtosecondi per la correzione dell’astigmatismo, che ci consentono di ottenere risultati brillanti se si effettua un’accurata selezione dei pazienti con una serie di esami preliminari. Da 40 a 50 anni: si manifesta la presbiopia, cioè la difficoltà nel vedere da vicino, per una fisiologica perdita di elasticità del cristallino. Non bisogna accontentarsi del primo occhiale che capita, bensì sottoporsi a visita medica oculistica, per la prevenzione di una patologia diffusa ed insidiosa come il glaucoma, cioè un danno progressivo del nervo ottico dovuto all’aumento della pressione intraoculare. Inoltre possono esordire il diabete e l’ipertensione, patologie sociali dove è accertata una predisposizione familiare come nel glaucoma. In questi casi è importante l’esame del fondo oculare.Da 50 a 60 anni: si può diagnosticare la cataratta, che determina una visione appannata, per il progressivo opacizzarsi del cristallino. Oggi la chirurgia ci consente di ottenere ottimi risultati. Inoltre spesso anche chi ha sempre avuto una vista perfetta lamenta difficoltà anche nella visione da lontano, per la comparsa di ipermetropia o di astigmatismo contro regola, di solito correggibili perfettamente con occhiali. Da 60 a 70 anni: si può avere una visione distorta degli oggetti e dei caratteri di lettura, per la comparsa della degenerazione maculare senile, che nei casi più gravi determina la visione costante di una macchia scura quando si fissa centralmente. Importante è la diagnosi precoce per un migliore inquadramento terapeutico. Dai 70 anni in poi: bisogna seguire l’evoluzione di qualcuna delle patologie suddette, come il glaucoma, la retinopatia diabetica o ipertensiva, la maculopatia senile o la cataratta. L’ideale sarebbe un controllo almeno una volta all’anno o anche più spesso, in base alle patologie presenti ed ai consigli del medico oculista. In conclusione, vi propongo di regalare ai vostri cari un po’ del vostro tempo, che non è mai abbastanza, ed al vostro prossimo un sorriso ed un po’ di gentilezza. Sono regali che non costano nulla ma valgono tantissimo. Tanti cari auguri di un nuovo anno pieno di gioia, di serenità e di benessere e….anno nuovo, vista nuova!