Scafati: Aliberti replica al cons.prov. Mauri

  “Non ha tutti i torti il sig. Mauri quando ricorda la mia ostilità del passato verso il Piano degli insediamenti produttivi. Ancora oggi ritengo sbagliato che l’area industriale venga realizzata in quella zona individuata circa venti anni fa senza considerare i mutamenti che sarebbero avvenuti e la conseguente urbanizzazione che poco si concilia con gli insediamenti industriali. Una situazione in corso d’opera, che abbiamo ereditato dalla precedente gestione e che ha comportato, da parte nostra, un grande sforzo per risolvere le numerose problematiche annesse alla realizzazione del Pip. Rispetto alla miopia della precedente gestione e del sig.Mauri, che ha sempre guardato ad AgroInvest come un luogo di potere dove occupare spazi e poltrone di prestigio, abbiamo avviato una serie di incontri con i cittadini di contrada Cappelle per ascoltare le esigenze degli imprenditori e dei residenti, in merito alle incongruenze del Piano di Insediamenti Produttivi. A seguito di questi ragionamenti, abbiamo ritenuto opportuno modificare le distanze del vecchio regolamento tra le preesistenze abitative e i capannoni industriali, in alcuni casi sovrapposti alle abitazioni. Un altro ragionamento è stato portato avanti sulla questione delle preesistenze industriali, oggetto di un contenzioso con gli imprenditori del luogo relativamente al pagamento degli oneri di urbanizzazione, facendo un distinguo tra nuovi insediamenti ed imprese preesistenti. Con la progettazione della società AgroInvest, è stato, inoltre, modificato l’assetto viario, per consentire un più facile accesso al polo industriale e pensata un’area di verde attrezzato dotata di campi di calcetto, di bocce ed una chiesetta, luoghi destinati ad essere popolati e vissuti e ad essere trasformati in veri e propri centri di aggregazione. Per non parlare della delocalizzazione dell’area industriale, che oggi insiste nel cuore della città,  prevista nel nuovo Puc. Tutto questo, perché non siamo abituati a pensare attraverso logiche personalistiche e ricattatorie ma esclusivamente nell’ interesse dei cittadini. AgroInvest rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio che non può diventare un momento di ricatto rispetto agli equilibri provinciali. Il sig.Mauri continua ad essere strumentale anche quanto addita ai costi dei terreni, pur conoscendo le reali motivazioni dell’aumento dei prezzi, stabilito dalla Sentenza della Cassazione e conseguenza degli interventi risolutivi rispetto ai contenziosi in corso e alla decisione di realizzare presso l’area delle infrastrutture. Grazie alla nostra gestione e al sostegno dei referenti regionali del PdL, abbiamo ottenuto circa cinque milioni di euro di finanziamenti. Analogamente abbiamo avuto il loro sostegno  per l’ottenimento dei fondi regionali. Diverso è, infatti, avviare le pratiche dal seguire costantemente l’iter procedurale. Da ex udeurrino, ha sempre ragionato con la logica dell’utile senza tener conto dell’impatto che il Pip avrebbe avuto in quell’area, lontano anni luce dalle esigenze della nostra città, non vivendo a Scafati e non conoscendo il territorio. Per questo motivo, se la gestione della società di trasformazione dovesse malauguratamente passare nelle sue mani, si verificherebbe una situazione di scandalo nonché  una iattura per la città”.