Salerno: Morrone sul ripascimento delle spiagge

All’Assessore Regionale all’Ambiente

Dott. Walter Ganapini

Al Presidente della Provincia di Salerno

On. Edmondo Cirielli

Al Sindaco del Comune di Salerno

On. Vincenzo De Luca

All’Assessore Provinciale all’Ambiente

Dott. Giovanni Romano

Al Dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Salerno

Arch. Bianca De Roberto

Al Dirigente del Settore LL.PP. del Comune di Salerno

Ing. Lorenzo Criscuolo

 

In ordine alla vicenda, molto avvertita dai cittadini, della costruzione di una barriera antierosione sul litorale salernitano e, in particolare, nel tratto di via Leucosia, temo che il solito comportamento poco trasparente dell’Amministrazione Comunale finisca per bloccare le procedure, nonostante, a tal fine, siano state già spese ingenti risorse pubbliche. In effetti, questa storia ha inizio nell’anno 2003 con un Accordo di Programma, tra la Provincia, i Comuni di Salerno e Pontecagnano e l’Autorità di Bacino destra Sele, per il risanamento del tratto litorale comprendente i due Comuni.

L’intesa medesima veniva finanziata con circa 10 milioni di euro, di cui 4.648,112 per il tratto costiero di Mercatello e 6.196,106 per quello ricompreso tra le foci dei fiumi Picentino e ASA di Pontecagnano.La somma poi, di € 632.659,70 euro veniva finalizzata, indipendentemente dai finanziamenti effettivi, ad indagini e ricerche preventive e propedeutiche al ripascimento di spiagge in erosione ricadenti nei Comuni di Salerno  e Pontecagnano.Successivamente, con la delibera n°122/2007 della Giunta Municipale di Salerno, si approva un progetto preliminare relativo agli interventi di difesa delle coste e degli abitati  costieri del Comune capoluogo e di Pontecagnano e si determina di procedere a dotarsi di un progetto generale per la costa attraverso la procedura ad evidenza pubblica e per stralci.Con lo stesso atto deliberativo si approva un ulteriore Accordo di Programma, con quasi identica finalità del primo, e nel quale manca, stranamente, il comune di Pontecagnano ( forse perché questo non era più omogeneo politicamente?).L’intesa, questa volta, è finanziata per circa 11 milioni di euro dalla Provincia e con circa 3 milioni di euro di risorse europee destinate al Comune capoluogo. Praticamente, il predetto Accordo viene sottoscritto, successivamente alla delibera di cui sopra, in data 05.04.2007, e in esso si rileva che l’obiettivo prioritario è la difesa del tratto ricadente in via Leucosia e che il comune capoluogo è delegato ad individuare la migliore idea progettuale. Con delibera di G.M. n°123/2007 si autorizza l’espletamento di un concorso di idee per la difesa, la riqualificazione e la valorizzazione della costa del capoluogo.Per questo, 20.000,00 euro vengono previsti solo per la pubblicazione del bando e 400.000,00 euro per i premi da assegnare ai concorrenti vincitori. Nel bando si ribadisce la priorità per le opere riguardanti il tratto di via Leucosia, pur confermando che la proposta debba riguardare l’intera fascia costiera nel limite di spesa di 100 milioni euro, di cui 50 milioni per i soli interventi di difesa della costa. Come scopriamo sempre più spesso per le opere appaltate dal Comune di Salerno, anche questa risulta priva di copertura finanziaria, con l’aggravante che le fonti di spesa non vengono affatto indicate. Aggiungo che, nel caso specifico, non è stato possibile rinvenire sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la pubblicazione del bando, ma solo una successiva comunicazione di proroga del termine ultimo di scadenza dello stesso pubblicato sulla G.U. della Repubblica Italiana. C’è l’ulteriore sospetto, quindi, che il bando non sia stato regolarmente pubblicato. Alla fine, con delibera di G.M. n°474/2008, si prende atto che sono pervenute otto proposte ideative, di cui sette, stranamente, nello stesso giorno (15.10.2007), e si proclamano i vincitori, rispettivamente, per il sub-ambito 1 e per i sub-ambiti 2, 3 e 4. Sempre stranamente, in una gara europea, con somme a base d’asta ingentissime, l’aggiudicazione viene fatta a due gruppi di professionisti locali, alcuni chiaramente riconducibili a conoscenti dell’Amministrazione comunale. Agli stessi si affidano anche i successivi livelli di progettazione. In particolare, al vincitore per i sub-ambiti 2, 3 e 4 gli si affida anche il progetto esecutivo per via Leucosia. Altro aspetto molto sospetto è il fatto che, dopo l’affidamento della progettazione, con le delibere n°1362 e 1363 del 2008 si dà incarico all’Autorità di Bacino destra Sele per euro 400.000,00 e al C.U.G.R.I. (Consorzio Interuniversitario Grandi Rischi) per euro 120.000,00 di svolgere indagini propedeutiche alla progettazione e di consulenza tecnico – scientifica per le opere di cui trattasi nella presente. Si rileva che tutto ciò era già stato espletato dalla Provincia per euro 632.659,70 e che, comunque, il predetto incarico aveva un senso solo se svolto a monte del concorso di idee e della progettazione. Circa un mese dopo, il 30.01.2009, con la delibera n°95 la G.M. approva il progetto per i sub-ambiti 2, 3, e 4 con una stima sommaria dei costi di circa 45 milioni di euro per le sole opere a farsi.Non si capisce, a questo punto, dove sia finito il progetto esecutivo per via Leucosia, che pure era stato commissionato, e, ancora una volta, il finanziamento di 45 milioni non è rintracciabile in nessun Piano Triennale di opere pubbliche, né la predetta spesa è imputata a un qualche capitolo. Non finisce qui: il 23.02.2009 viene depositata la documentazione per la verifica di assoggettabilità alla procedura di Verifica di Impatto Ambientale, ma solo per interventi che interessano la linea di costa che va dal Porto di Pastena al futuro Porto di Marina d’Arechi.Tanto premesso sono a chiedere, in particolare all’arch. Bianca De Roberto e all’Ing. Lorenzo Criscuolo, nella loro qualità e in quanto componenti della commissione giudicatrice del concorso di idee: se è pronto il progetto esecutivo per il sub-ambito 3 di via Leucosia; i capitoli di spesa e la provenienza dei vari finanziamenti indicati nella presente; l’acquisizione in copia di tutte le determine di liquidazione delle parcelle inerenti la complicata e oscura vicenda descritta; l’acquisizione in copia degli atti che possono provare l’avvenuta pubblicazione del bando relativo al concorso di idee. Nell’attesa di poter fare chiarezza sull’argomento e con l’auspicio di contribuire alla velocizzazione di opere necessarie per la città e i suoi abitanti, saluto distintamente.