Scafati: Puc, Aliberti risponde ai partiti di centro-sinistra

Il Puc che da qui a breve andremo ad approvare è stato elaborato tenendo conto delle proposte e delle esigenze che i tecnici, i cittadini, le associazioni e i partiti dell’opposizione ci hanno manifestato nel corso degli incontri pubblici promossi dalla nostra amministrazione, in controtendenza ai metodi utilizzati in precedenza, dove, del Puc se ne discuteva solo in stanze chiuse o presso lo studio di qualcuno. I partiti di centro-sinistra ignorano completamente il significato del Puc strutturale e cioè l’insieme delle indicazioni, degli indirizzi strategici e delle linee generali programmatiche che loro stessi hanno approvato in Consiglio Comunale. La loro presa d’atto è comunque una condivisione di quello che abbiamo realizzato e portato al vaglio dell’assise. Alla luce di questo, le loro polemiche non sono altro che l’ennesimo tentativo di cambiare i metodi usati fino ad oggi nell’elaborazione del Puc, per discuterne, come erano abituati, nell’ambito di qualche studio tecnico o presso qualche cooperativa che in passato è stata l’artefice di tante speculazioni edilizie. Sulla base della delibera di Giunta elaborata secondo le linee programmatiche e gli impegni presi in campagna elettorale e a seguito dell’approvazione del Puc strutturale nonché dei pareri sui vincoli ambientali da parte del Bacino del Parco Sarno e delle relazioni geologiche ed idrogeologiche, lo studio Mesolella, giovedì 29 ottobre, consegnerà alla Giunta, per la “prima volta” il Puc Operativo, che sarà visionato al Comune, nell’ambito di una riunione alla presenza dei consiglieri di maggioranza e opposizione ed in totale trasparenza. Del Puc, infatti, non ne abbiamo mai ragionato a Napoli presso lo studio in questione, come avveniva in precedenza, ma sempre al Comune. Giovedì 9 novembre sarà la volta dell’incontro pubblico con la città, con i tecnici e le associazioni.  In quell’occasione ed in pubblica piazza porterò una visura della mia famiglia e dei miei parenti affini per dimostrare che il Puc è stato elaborato tenendo conto delle esigenze complessive della città e non delle mie personali. Io farò in questo modo, vedremo se lo faranno anche gli altri. Il Puc che andremo ad approvare, infatti, non ha tenuto conto degli interessi di nessuno ed è stato pensato per favorire l’edilizia familiare; basta pensare al 60% dei vani per le sopraelevate, da strutturare nelle zone più periferiche e quindi con una densità abitativa inferiore e il restante 40% destinato all’edilizia residenziale pubblica, gestita direttamente dal Comune con la garanzia di mantenere alti standard urbanistici. Abbiamo tenuto conto dello sviluppo economico, dislocando le aree industriali preesistenti che oggi insistono nel cuore della città e del commercio, chiedendo all’architetto Mesolella di soprassedere sulle aree da individuare, in quanto il Piano Commerciale è attualmente in elaborazione e in via di definizione. Sull’argomento, inoltre, ci auguriamo di discuterne nell’ambito del Consiglio Comunale, con le associazioni, con la città, secondo le nostre abitudini. Per quanto riguarda la variazione al Piano triennale delle Opere Pubbliche, invito i partiti di centro-sinistra, a rivedere le 13 opere previste, delle quali solo una è situata tra via Velleca e via L.Cavallaro e la cui realizzazione è diretta a soddisfare l’interesse complessivo della città. Non si preoccupassero, inoltre, di trovarsi di fronte ad una nuova via Della Resistenza, un prodotto tra le altre cose della loro gestione, perché loro sono di gran lunga più bravi di noi a mettere in atto veri e propri sciacallaggi”.