Vibonati: allarme “nave dei veleni”, la Regione si mobilita

Lorenzo Peluso

 La preoccupazione della popolazione del Golfo di Policastro sulle note vicende legate alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Francesco Fonti in merito all’affondamento a largo della costa di Policastro di un mercantile contenente con buona probabilità materiale tossico se non radioattivo, trova una prima risposta nell’iniziativa dei consiglieri regionali Donato Pica e Michele Ragosta. Alle interrogazioni presentate dai due consiglieri regionali risponde l’assessore all’ambiente Walter Ganapini: “siamo consapevoli della preoccupazione delle popolazioni del Golfo di Policastro e a tal proposito l’Arpac è stata immediatamente allertata per mettere insieme i dati pregressi e avviare un monitoraggio assolutamente dettagliato della zona alla quale ci si riferisce, insieme con l’Ispra, l’Apat, e la Capitaneria di Porto di Salerno. Quindi, l’allarme è stato accolto in tutta la sua gravità” dichiara Ganapini. A lanciare il primo allarme è stata l’amministrazione comunale di Vibonati attraverso le parole preoccupate del Sindaco Massimo alle quali è seguita una petizione del portale Giornale del Cilento e quindi le due interrogazioni dei consiglieri regionali Pica e Ragosta. Nel question time di martedi scorso arriva una prima risposta da parte di Ganapini: “personalmente condivido l’enorme preoccupazione ed il timore che una nave sia stata fatta affondare anche a largo di Sapri. Il tema delle “navi dei veleni” che ho seguito direttamente ormai da 24 – 25 anni, comporta preoccupazione per gli impatti sanitari ed è di questi giorni la rilettura dei dati epidemiologici del crotonese e della zona di Cetraro, dove soprattutto nella popolazione infantile si riscontrano dei numeri spaventosi da questo punto di vista, seguo la cosa direttamente con il Professor Greco, l’Assessore della Calabria, Silvio, che è uno dei migliori idrobiologi italiani, e che purtroppo è estremamente preoccupato perché non ci sono le risorse per gli interventi”. Non manca quindi l’attenzione da parte della Regione Campania verso una tematica così delicata e preoccupante con la consapevolezza che alla base di una campagna di rilievo ed individuazione degli eventuali relitti affondati nel Tirreno vi è la necessità di ingenti somme che dovranno essere reperite con il supporto del Ministero dell’Ambiente. Le interrogazioni presentate dai consiglieri Pica e Ragosta hanno sollecitato oltremodo l’assessore Ganapini ad un incontro che si terrà nei prossimi giorni con il Ministro Stefania Prestigiacomo proprio al fine di individuare le risorse economiche necessarie per dare risposte concrete ai cittadini Cilentani.