Salerno: Camera di Commercio, ItalAfrica al Centro di Sviluppo d’Impresa

   Il presidente di ItalAfrica Centrale (Camera di Commercio italo estera che opera in Italia e in 18 Paesi dell’Africa sub-sahariana) ing. Alfredo Carmine Cestari parteciperà, venerdì 2 ottobre 2009 presso l’Istituto degli Innocenti Firenze, alla Riunione Annuale della Rete Istituzionale Europea del CDE (Centro di Sviluppo d’Impresa).Il Presidente Cestari interverrà sul tema Investimenti in Africa sub-sahariana: l’esperienza italiana. Saranno analizzate le opportunità e i rischi, i vantaggi e le problematiche connessi agli investimenti ed alla internazionalizzazione delle imprese nel centro Africa. Il pres. Cestari approfondirà inoltre il tema della produzione di energia da fonti rinnovabili e degli strumenti messi a disposizione dalla Camera di Commercio Italafrica Centrale e destinati al sostegno degli imprenditori (convegni/workshop, missioni economico – imprenditoriali, contributi). Istituzione paritaria dell’Unione Europea e dei Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) sottoscrittori dell’Accordo di Cotonou, il Centro di Sviluppo per l’Impresa (CDE) sostiene il settore privato nei Paesi ACP promuovendo la creazione e lo sviluppo di nuove imprese e favorendo forme di partenariato con imprese europee. Tra le sue attività rientra l’assistenza diretta alle imprese per la realizzazione di progetti di investimento nelle sei macro–regioni in cui l’area ACP è stata divisa (Africa Centrale, Africa Australe, Africa occidentale, Africa Orientale, Carabi e Pacifico), preferendo interventi sostenibili e durevoli capaci di generare un impatto positivo sull’economia locale. Possono beneficiare di un’assistenza tecnica e finanziaria le PMI, sia individualmente che in partenariato con altre imprese, che presentino i seguenti requisiti: essere un’azienda privata, avere la sede principale in uno dei Paesi ACP ammissibili all’assistenza, avere un capitale sociale minimo (o nel caso di progetti di nuovi investimenti, ristrutturazione, l’integrazione nei network regionali o nazionali o la partecipazione alle associazioni di categoria, la gestione della qualità (certificazione, marchi, standard, conservazione ambientale).  Le priorità settoriali e trasversali di intervento sono state individuate tenendo conto delle esigenze riscontrate su base regionale. Tra le priorità settoriali rientrano le azioni di promozione dell’impiego di bio-carburanti, il miglioramento della competitività nel turismo sostenibile e nel marketing territoriale, la valorizzazione del commercio equo del cotone e prodotti tessili finiti, la promozione del settore dell’ itticoltura, la formazione in materia di trattamento del legno e gestione sostenibile delle foreste. Tra i programmi di interesse trasversale: il settore energetico, delle infrastrutture e dell’ICT, soprattutto in Africa.Per ricevere assistenza da parte del CDE è possibile inoltrare una richiesta direttamente alla sede centrale di Bruxelles, ad un ufficio regionale o ad una delle sue ‘antenne’. La domanda deve essere corredata della documentazione necessaria ad illustrare la coerenza della proposta ai criteri di selezione stabiliti. Tra gli elementi di valore aggiunto che rendono una iniziativa interessante: miglioramento nelle performance dell’impresa e capacità di incidere in maniera strutturale sulla sua  produttività e la sua competitività,  miglioramento della posizione attuale dell’impresa sul mercato, investimento totale previsto di € 80.000 oppure un fatturato annuo (o previsto) minimo di € 250.000, avere un capitale netto oppure presentare un valore dell’investimento non superiore a € 10 milioni. Nel caso di nuovi investimenti l’impresa promotrice può essere stabilita in Unione Europea ma il progetto deve essere realizzato in un Paese dell’area ACP ammissibile all’assistenza. Il CDE non concede prestiti né finanzia l’investimento partecipando al capitale d’impresa. Invece concede un contributo a fondo perduto che copre fino ai 2/3 dell’importo delle spese ammissibili o il 20% del fatturato (attuale o previsto) con un massimo annuo di contribuzione pari a € 50.000 per impresa.    

 

Il supporto viene fornito a monte e a valle dell’investimento. Nella fase di pre–investimento per la creazione, l’ampliamento e lo sviluppo dell’impresa vengono finanziati strumenti quali:  la definizione del progetto, gli studi di pre-fattibilità, di fattibilità, di mercato, la ricerca di tecnologia e di partner, l’ingegneria finanziaria e legale, l’ assistenza alla strutturazione legale e messa in opera del progetto, gli studi sulla qualità e sull’impatto ambientale. Nella fase di post –investimento per le caratteristiche dell’impresa sono finanziate le attività quali: l’assistenza tecnica nello start-up, la formazione del personale, l’auditing tecnico, finanziario o gestionale, l’assistenza gestionale, marketing. Inoltre: adeguamento della capacità tecnica e gestionale, incremento del potenziale di innovazione, contributo al progresso socio – economico del territorio (incremento dei posti di lavoro diretto e indotto, miglioramento della qualità del lavoro) ,ricaduta economica positiva nell’area di intervento, replicabilità dell’iniziativa. In Italia, l’ antenna CDE è rappresentata dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero, ICE. La Camera di Commercio ItalAfrica Centrale, nel quadro della sua attività istituzionale di informazione e promozione delle opportunità di investimento in Africa, assicura l’assistenza alle imprese italiane ed europee intenzionate ad esplorare i mercati africani offrendo anche un servizio di consulenza specialistica per la elaborazione e la redazione delle richieste di assistenza da sottoporre al CDE.