Sala Consilina: ancora roghi di rifiuti a San Giovanni

 Roberto De Luca

Nel “sito di trasferenza” di San Giovanni in Sala Consilina si è verificato un altro episodio di incendio di immondizia. Inspiegabilmente, in questo sito, cosiddetto di “trasferenza”, vengono tenuti per intere giornate degli “scarrabili” e cassonetti pieni di rifiuti e sono presenti sacchi di immondizia sparsi sul piazzale e fuori da esso. E nonostante l’annuncio dato dall’Amministrazione Comunale di non conferire rifiuti in questa fine di settimana, dei cumuli di immondizia sono stati depositati in alcuni punti del paese, segno che ancora molto deve essere fatto per la costruzione del senso civico. È stato proprio un cospicuo cumulo di immondizia depositato immediatamente fuori dal sito, a mala pena recintato, ad essere stato dato a fuoco stamattina intorno alle ore 10:30, quando i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco sono stati allertati dalla gente del posto per gli adempimenti del caso. Ancora una volta, in piena estate, gli abitanti del luogo sono stati costretti a chiudere porte e finestre delle loro case per evitare danni alla salute. L’ultimo grave episodio il 1 Agosto alle 4:00 del mattino. Fiamme altissime si levavano dietro lo stabile che avrebbe dovuto servire da macello comunale e che è stato tramutato in un’apparente discarica, da quello che abbiamo avuto modo di vedere. I botti notturni che si odono in una registrazione effettuata dell’evento del 1 Agosto, inoltre, sembrano essere dovuti alle esplosioni di gas contenuti, probabilmente, in vecchi elettrodomestici stoccati nel posto e non a meri effetti pirotecnici. In questi ultimi mesi gli incendi stanno diventando frequenti. Uno si è verificato domenica 26 luglio alle ore 11:30 circa (notiamo questa strana coincidenza del giorno festivo). L’ultimo il giorno 1 agosto alle 4:00 del mattino. Gli abitanti del posto hanno puntualmente allertato i Carabinieri della locale Stazione ed i Vigili del Fuoco, per evitare che l’incendio assumesse dimensioni incontrollabili, come quello di un anno fa circa. Gli stessi cittadini sono diventati delle sentinelle, perché sanno che durante questi “effetti speciali” l’immondizia che brucia produce diossina. Alcune famiglie del posto, in cui sono presenti bambini, sono costrette a sgomberare temporaneamente le loro case e a cercare ospitalità da parenti. Queste stesse famiglie attendono che le istituzioni facciano il loro dovere nel risolvere il loro stato di disagio o, quantomeno, nell’individuare i responsabili di questi vergognosi ricorrenti roghi. Abbiamo segnalato l’episodio del 1 Agosto 2009 al Comune di Sala Consilina perché si prendessero provvedimenti per scongiurare il ripetersi di questi episodi, ed alla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale perché venissero individuate le responsabilità. Ci apprestiamo a segnalare questo episodio, domani, al Comando dei Carabinieri di Sala Consilina, per senso civico, senza tralasciare di dire che da venerdì è stoccata immondizia nel sito. Anche se pubblicassimo su YouTube i botti del 1 Agosto, siamo sicuri che qualcuno arrossirebbe per la vergogna di un macello tramutato in “sito di trasferenza” e per i roghi frequenti? Io credo di no. In Campania alcuni personaggi con la monnezza ci hanno fatto e ci fanno affari d’oro; altri, invece, per la monnezza bruciata devono soffrire in silenzio. E infine, se immaginassimo di essere degli inviati che scrivono dal regno di Acchiappacitrulli, nel quale chi fa affari con queste cosucce è nel circuito del potere locale (e quindi impunibile), non vi sembra che un articolo-denuncia come questo rischierebbe solo di mettere un po’ di sale sulla coda del malevolo uccello del fuoco che di tanto in tanto si posa sui cosiddetti “siti di trasferenza” di alcuni Comuni del regno per fare un “macello”?   

 

  

2 pensieri su “Sala Consilina: ancora roghi di rifiuti a San Giovanni

  1. Gentile Professor De Luca, io credo che il regno di Acchiappacitrulli sia densamente popolato. In questo luogo ipotetico la natalità non dovrebbe conoscere crisi. Purtroppo questo mondo immaginario si sovrappone al mostro concreto in tempo di elezioni, quando si vota per “X” oppure per “Y” sull’onda del prestigio presunto, del nome e cognome, o del nome e cognome dell’amante in carica, dipende dalle circostanze. In cinque anni però il D.N.A. delle nostre cellule si può danneggiare gravemente a causa di fattori ambientali come l’esposizione a sostanze tossiche come quelle liberate nell’atmosfera durante i roghi di spazzatura. Tra una elezione e l’altra il rischio di passare a miglior vita col contributo di chi è incapace a gestire la “cosa” pubblica non è poi così trascurabile. Peccato che i morti non possano votare, altrimenti alcuni amministratori starebbero più in guardia.Dimenticavo però che in questo nostro Paese a volte i morti votano…
    Complimenti per il coraggio nel denunciare, grazie
    Giovanna Rezzoagli

  2. Che la combustione di materiali plastici generi diossina è stato fin troppo evidenziato. Che lo spirtito civico di alcuni abitanti di questa cittadina sia diventato fatalista? (tanto il tumore non becca me?). Dei roghi in Campania ne abbiamo avuto i canali della TV stracolmi quando qualcuno non ha pensato di mandarci l’esercito e nel contempo ha “reso soft” l’informazione. Capisco che non è bello, ma visti i punti “nevralgici” dove avvengono queste “bravate” nessuno ha pensato di immortalare (in luce visibile o all’infrarosso) le facce di questi geniali individui? Se una procura ha poi il coraggio di punire questi autori come si fa con i ragazzetti cosiddetti “writers” facendoli lavorare nella “monnezza” (in luogo del comodo carcere) per 8 ore giornaliere penso che forse la Campania può sperare che il concetto elementare inizi a farsi charo. Specie se nelle scuole maestre e maestri insistano su quanto l’azione sia stupida. Padri e madri incendiari potrebbero avere una disconferma al loro esempio “educativo”.
    Cordialità.
    Salvatore Ganci

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