Camerota: in scena il Rugantino al Teatro Kamaraton

La Compagnia teatrale dell’Associazione S.O.S. Sorriso di Camerota, impegnata fortemente in un volontariato particolare nei reparti pediatrici degli ospedali della provincia di Salerno, sulle orme del grande Patch Adams, ha scelto di cimentarsi con una delle più amate commedie musicali firmate da Garinei e Giovannini. Giovedì 13 agosto, alle ore 20,30 al Teatro Kamaraton di Camerota, andrà in scena Rugantino. La storia racconta l’amore fra la bella Rosetta, che avrà le fattezze di Roberta Nicolella e lo scansafatiche Rugantino, a cui darà voce Tommaso Del Gaudio, chiamato così perché cià sempre voja de rugà (intraducibile verbo romanesco che indica lo sbruffonare arrogante). Sullo sfondo della Roma papalina di primo Ottocento, ruota un esilarante microcosmo trasteverino: Mastro Titta, interpretato dal docente di oboe del Conservatorio Statale di Musica di Salerno, Antonio Toriello, il boia dal cuore d’oro, reincarnazione del tipico oste romano, un borghese dal cuore d’oro che attende il premio pontificio per sognare ancora e ritrovare la gioia di “una donna dentro casa, che lasci il bocaletto accanto a du’ bicchieri, per fasse assieme l’urtimo goccetto che scaccia li pensieri”. Grande responsabilità per l’evocazione di un personaggio, costruito su misura per l’abilità dialettica e le movenze fisiche di Aldo Fabrizi, il quale con la sua impareggiabile interpretazione che ha segnato il modo di porsi e di muoversi sul palcoscenico. Battute memorabili integrate perfettamente con l’ansimare di un uomo affaticato dal proprio fisico e dalle proprie speranze … una sorta di sparviero a coppe d’animo gentile alla ricerca del calore familiare perduto troppo presto a causa del suo sgradevole “secondo lavoro”; Eusebia, ex-amante di Rugantino, dal forte accento ciociaro, i cui panni saranno vestiti da Enza Del Gaudio, che si innamorerà proprio di Mastro Titta; i nobili Paritelli( Amedeo Gargano ed Emilia Volpe) famiglia di burloni dal sangue blu, sempre pronti a tirare atroci scherzi ai danni dei poveracci.Quando Rugantino con le sue sparate rischia di perdere Rosetta, sceglie di accollarsi l’omicidio di Gnecco (violento e geloso marito di lei), interpretato da Pompeo Scarpitta, per riscattarsi di fronte a tutti. E preferirà andare al patibolo col rispetto degli amici e l’amore di Rosetta piuttosto che discolparsi e perdere la dignità conquistata. Rugantino è insomma l’ennesimo eroe tragicomico della commedia all’italiana, cugino stretto dei fantaccini Jacovacci e Busacca de La Grande Guerra di Monicelli: un vigliacco capace di riscattarsi con la morte.