La tragedia di Viareggio: allarme per la stazione salernitana

Il disastro ferroviario di Viareggio è un’occasione per riflettere e fare alcune osservazioni sulla stazione ferroviaria di Salerno, non meno a rischio di quella toscana. Per la stazione di Salerno il pericolo può derivare dal passaggio dei convogli merci, dal momento che quelli passeggeri sono obbligati a fermare in stazione, per l’importanza della stessa, e quindi sono costretti a ridurre enormemente la velocità sia in arrivo che in partenza, il tutto a vantaggio della sicurezza, strettamente legata alla velocità dei convogli. Se, dunque, i treni passeggeri difficilmente possono deragliare, quelli merci sì, essendo convogli che attraversano la stazione a velocità sostenuta ( dai 90 ai 120 Km/h ), e nel caso deragliassero gli esiti sarebbero maggiormente disastrosi  rispetto alla tragedia verificatasi nella stazione di Viareggio.  Le ragioni sono piuttosto ovvie. Nella stazione toscana il deragliamento si è verificato in un’area ( lo scalo merci ) dove si sviluppa un fascio di 10 binari, ed i due estremi  sono distanti almeno 100 metri.  Peraltro la zona circostante la stazione toscana è composta in massima parte da palazzine a due o tre piani, consentendo in caso di incendio una migliore dispersione del calore non ostacolato da imbuti o strettoie.  Immaginiamo che il deragliamento e l’incendio del GPL  avvenisse nel punto d’ingresso della galleria S. Lucia dove i binari sono quattro e l’area è letteralmente chiusa da palazzi alti anche otto piani, un micidiale forno che in pochi secondi  non lascerebbe scampo agli abitanti delle abitazioni sovrastanti. Inoltre l’esplosione sarebbe amplificata dalla ridotta distanza tra i palazzi ( dai 25 ai 45 metri circa ), con un devastante spostamento d’aria che metterebbe in serio pericolo la stabilità degli edifici. Accusare la speculazione edilizia che negli anni ’50 ha devastato questa città, sia dal punto di vista estetico che della funzionalità, è materia di riflessione per sociologi ed urbanisti, la mia è solo una denuncia per mettere in guardia le istituzioni, qualora volessero intervenire al fine di puntare ad una possibile delocalizzazione urbanistica, il cui scopo è la sicurezza e la funzionalità, di una città che col PUC punta ad una nuova mobilità ed espansione urbanistica.

Dott.  Rosario  Ternullo,Responsabile  Trasporti  Legambiente  Salerno