Salerno:al Grand Hotel Livia Turco "Nuova stagione per la 328"

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“Dalla legge 328, alla Convenzione Onu. Come declinare i diritti in servizi”, il tema del convegno promosso dalla Federazione Italiana Superamento Handicap e dal Comune di Salerno svoltosi questa sera  presso il Grand Hotel Salerno. All’incontro, coordinato da Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, Pietro Vittorio Barbieri e Anna Petrone, Presidente nazionale e provinciale della FISH, oltre che i Responsabili delle Associazioni del terzo settore e dei Centri di Riabilitazione del salernitano. Le conclusioni, di Livia Turco che, nel 2000, da Ministro della Solidarietà Sociale, promosse in prima persona la 328, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato d’ interventi e servizi sociali, meglio nota come “Riforma dell’Assistenza”. La legge quadro 328 del 2000 stabilisce che le spese delle persone che hanno bisogna di assistenza vadano divise a metà tra lo Stato ed i Comuni di residenza. Per favorire l’attuazione del principio di sussidiarietà, gli enti locali, le regioni e lo Stato, nell’ambito delle risorse disponibili, promuovono azioni per il sostegno e la qualificazione dei soggetti operanti nel terzo settore, anche attraverso politiche formative ed interventi per l’accesso agevolato al credito ed ai fondi dell’Unione europea. “Costruiamo una nuova stagione della 328 insieme- ha commentato la Turco, contro il decreto Brunetta che, nella lotta ai fannulloni, penalizza la Sanità.-E’ stata cancellata dal Ministro la querelle sulla disabilità completamente, per cui noi dell’opposizione, abbiamo sollecitato il Parlamento a parlarne con ben due mozioni. Nostro intento, rilanciare il progetto Dopo di Noi, per quanti temono che col proprio decesso, il proprio figlio disabile rimanga in balìa dei venti. Va ripreso il progetto per i familiari: la battaglia, continuata anche per i finanziamenti, che vanno largiti alle associazioni, con in carico tale progettualità. Occorre trovare le parole giuste, quelle precedenti non hanno riscosso comprensione generale. Il Dopo di Noi va condiviso dai Piani di Zona, ma urgono anche finanziamenti adeguati. Con l’attuale governo, i tagli alla Sanità pubblica sono notevoli. Mentre noi avevamo pensato ai Piani di Rientro, come miglioramento sanitario. Dei miliardi da noi lasciati, si son ridotti al lumicino appena 600 milioni! Che n’è stato del potenziamento dell’offerta sanitaria? Abbiamo aggiornato il nomenclatore, che non subiva variazioni da anni. Mi riferisco a protesi ed a quant’altro vien richiesto dall’utenza assistita. Non riscontro da parte delle Associazioni una ribellione alle decisioni che assume il Governo. Probabilmente è la solitudine che le porta a tanto! La 328 vien trascurata, nemmeno nominata: volerla tagliare e basta. Urge mettersi in moto, formando una squadra forte. L’input deve venire dalla politica, alla quale le associazioni han dato tanto quando c’era. Occorre rilanciare la cultura della 328, giacchè il benessere delle persone va portato avanti anche dagli enti, a livello locale. Una legge che venne abbandonata già dal primo governo di centro-destra e sulla quale occorre discutere e progettare insieme. Lamento anche il disimpegno attuale del mio partito a riguardo, che all’atto della legge, impiegò troppo tempo per vararla e poco per eseguirla. Dobbiamo anche trovare le parole adatte, importanti, perché non siam riusciti neanche a definire la legge con un nome che non fosse una cifra matematica!”