L'angolo dei giovanissimi: analisi sulle strutturazioni di un file

 Alessio Ganci

Senza di loro, non esisterebbe la possibilità di usufruire di un computer: i file, sono le fondamenta di tutte le attività  che si possono compiere con il PC. Sono file: i documenti, la musica, le immagini, i video, ma anche i programmi ed i componenti di sistema. Tutti i file occupano una certa quantità di spazio sul disco rigido, che si può misurare in byte; in kilobyte (≈ 1000 byte), in megabyte (≈ 1000 kilobyte), in gigabyte (≈ 1000 megabyte), in terabyte (≈ 1000 gigabyte), in petabyte (≈ 1000 terabyte), in ottabyte (≈ 1000 petabyte). Infatti un file contiene dei gruppi binari di caratteri, detti, appunto, byte. Si può osservare tutto ciò con un editor esadecimale. Infatti si può sperimentare con il notepad di Windows, provando a scrivere una frase qualunque e poi salvando il file. Poi lo si può aprire con un editor esadecimale. Si vedrà che ogni byte corrisponde ad una delle lettere digitate nella frase. Quindi si può dedurre che 20 caratteri digitati (compresi gli spazi) formano 20 byte. Gli spazi sono byte composti da zeri (spazio = 00).Si può osservare che la stessa frase scritta nel notepad di Windows  occupa una certa dimensione su disco, però se viene scritta in Word, con applicate delle formattazioni come il cambio di tipo di carattere, le dimensioni aumentano: tutto ciò è determinato dall’aggiunta di ulteriori byte al file, che contengono le informazioni di formattazione. Quindi non c’è da stupirsi che, anche un programma, non sia altro che una sequenza di byte. Aprendo un programma con il notepad di Windows, si può notare una sfilza di caratteri “strani”. Infatti sono i byte del programma che, se visualizzati con il notepad, vengono convertiti in caratteri. Però i byte di un programma  contengono informazioni come i controlli Activex, le finestre ed il tipo di eventi che vengono generati da un interazione con l’utente (click, premuta di un tasto della tastiera, eccetera…).Quindi chiunque, in teoria, potrebbe scrivere dei byte a caso in un editor esadecimale e riuscire a creare, con un po’ di fortuna, un potente programma molto ambito. In realtà, si sa che una fortuna simile, sarebbe semplicemente fantascientifica. Essendo poi  i programmi creati con dei linguaggi di programmazione, al momento della compilazione (generazione del file .exe), tutte le stringhe di codice vengono convertite in stringhe di byte. Per questo motivo la de compilazione di un programma, tecnica usata dagli hacker, non può riconvertire i byte nel linguaggio di programmazione nativo: non ci sono informazioni al proposito. Indipendentemente dal linguaggio di programmazione usato, i programmi hanno sempre gli stessi byte.In definitiva, tutti i programmi, siti internet, documenti, immagini, musica, non sono altro che dei gruppi binari di lettere e numeri. Questo dimostra quanto una semplice serie di questi gruppi, visualizzabile con un editor esadecimale, possa dare origine ad un notevole supporto per il lavoro e per lo svago. Viene dimostrato che il nuovo modo di lavorare di una persona (lavoro con un computer) dipende solo da una stringa di semplici caratteri di testo. Dopotutto, lo stesso Windows è composto da byte, essendo formato da tanti file, ognuno con compiti diversi.