Alcol per nessuno al volante!
Professione? Religioso! Questa la domanda, corredata d’idonea risposta, al sacerdote alla guida della sua auto, in eccesso d’ebbrezza, all’uscita dell’autostrada Milano-Torino. Con la percentuale alcolica di 0,8. Tasso consentito dalla legge, 0,50. Ritiro di patente immediato e l’ Sos per esser traghettato a casa. Una serata decisamente insolita, quella del sacerdote, di 41 anni, originario di Bologna. Al fermo delle Forze dell’Ordine, la motivazione di un eccesso liturgico. Quattro messe celebrate in un giorno! Un tempo, il vecchio don Abbondio, avrebbe sorriso. Lui, rubicondo ed amante del prodotto della vite genuino. Non di meno il proverbiale don Camillo, col gomito ben alzato all’osteria. Il vino, elemento essenziale dell’Eucarestia, veniva garantito da vigneti particolari ai curati di campagna. Bersagliati proprio per questo. Tante celie sul loro ruolo. Oggi nessuna specie se il sacerdote, versa poche o abbondanti gocce di vino nel calice eucaristico. Se il liquido sia genuino o commerciale. Al povero parroco emiliano, l’accertamento del suo stato d’ebbrezza alla guida, è andato male. Come mai sia giunto a celebrare per ben quattro volte la Messa in una giornata, fatto più unico che raro. In merito al vino, certamente a discrezione dei singoli il quantitativo da usarne. Forse al sacerdote emiliano, malgrado la sua confessione, d’esser astemico, tutt’altro! Poche gocce, non superano la soglia consentita. Al momento, al giudice di pace, referente del malcapitato, il verdetto sull’ incerta vicenda. Per il povero sacerdote, tabù la guida e solo preghiere, affinchè la giustizia, possa arridergli. Il codice stradale non transige! Neanche per i talari!