Salerno: l’on. Storace “I valori della Destra, duraturi”

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Una platea entusiasta ha salutato, presso il Grand Hotel Salerno, l’intervento dell’on. Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, in corsa alle europee insieme al sen. Sergio Rastrelli. Gratitudine nei confronti dei candidati, che hanno aderito al Partito, accettando una competizione provinciale senza clamore di manifesti. E di campagne elettorali costosissime. Questo il commento in apertura del segretario provinciale Sergio Valese, che ha stigmatizzato la coerenza in un Partito non ondivago. “Una campagna elettorale come quella di un tempo-ha enfatizzato Valese- con i mezzi di una volta. Non come chi ha speso 80.000€ per queste provinciali. Grazie a Storace, possiamo continuare a lottare come sempre, con i valori di sempre. Abbiamo il dovere di morale d’evitare il declino italiano. Come attestato da una campagna in cui s ‘è trattato di veline, gossip anzichè degli autentici problemi del Paese. Abbiam fame d’identità nazionale, per cui solo con uomini degni di rappresentarci, potremo vivere il salto qualitativo. Il quadro attuale di centro-destra rinnega la storia passata. In uno sterile contenitore, lo spirito del Msi non trova spazio. Urge presentare concretezza agli elettori. Non con candidati passati opportunamente da uno schieramento all’altro. Solo con Storace, l’opportunità di continuare a lottare per le ingiustizie sociali, dinanzi alle quali non è ammissibile distogliere lo sguardo. Il Pdl s’è impossessato d’una smania di vittoria. Noi saremo la sentinella del popolo italiano”. “Non ci può essere riscossa che non parta dal Sud-ha aggiunto Rastrelli, sotto gli occhi ammirati del padre, già governatore regionale, impettito in prima fila-.Una riscossa che langue dai tempi di Almirante. Una destra nazionale, identitaria, popolare, ancora necessaria nel momento in cui si disgrega la Sinistra ed il centro-destra si snatura. An ammessa nel calderone Pdl, senza versar lacrime. A qualcuno raccogliere la sfida:  l’alleanza con Pionati, Pensionati e Lombardo, indica autonomia dai partiti, dalle caste. Il nuovo segnale, che tutti i candidati della nostra lista sono elencati alfabeticamente. Con tante realtà che travolgono l’Europa: l’ingresso della Turchia, snaturerebbe le nostre terre, l’India e la Cina, distruggono la nostra impresa c’è un bel lavoro da portare avanti. La presenza di Storace in Europa è garanzia di bene comune. Per questo ho posto il mio nome sotto tale insegna, con orgoglio, nella certezza che i nostri ideali, non saranno respinti.” “E’ questa l’autentica campagna elettorale- ha concluso Storace- quella a contatto diretto della gente che abbiamo incontrato in questi giorni, toccando con mano, l’entusiasmo di tanti giovani. Nel nostro partito c’è stima per i singoli candidati, non sleale competitività come in altri schieramenti. Saluto con gioia la presenza del governatore Rastrelli, l’ultimo vero presidente campano. Lieti di candidare Sergio Rastrelli, contrariamente a chi deve digerire Mastella. Nelle nostre liste, non abbiam avuto bisogno di transex. Due anni or sono, pensai con Esposito di dar vita alla Destra. Avevamo avuto sentore di ciò che sarebbe avvenuto. Altri han dovuto consegnare le bandiere. Come una resa alle armi. Noi no. Abbiam perseverato coi nostri valori e ci attendiamo di poter iniziare a formare la nuova classe politica coi consiglieri provinciali eletti. La campagna elettorale vissuta, imbastita di gossip, m’ha nauseato. Ciò si verifica quando occorre mascherare il vuoto delle idee. E cosa ha da portare avanti propositivamente la Sinistra? Occorre una politica che inizi a dire cose giuste al popolo, stanco di fallaci promesse, malaffari e fantomatici posti di lavoro”.