Influenza suina anche a Salerno?

di Rita Occidente Lupo

Una giornata mozzafiato. Alla luce del panico. Del timore, che ormai l’influenza suina, sia giunta anche a Salerno. Come in circostanze d’ allerta, notizie incalzanti. Con una velocità tale da romanzarne contorni. Ed alterarne la verità. Moltiplicando anche episodi e persone. Il primo caso, presso l’ospedale di Polla. Una donna sarebbe stata dirottata presso il nosocomio partenopeo, in reparto apposito, dietro sospetto del virus suino. Altro episodio, addirittura nel cuore di Salerno. Sociologa, ultrasessantenne, presso l’Hotel San Michele. Anche per lei, il Cotugno. La notizia è rimbalzata rapidamente. Se per il primo caso, l’Azienda ospedaliera cilentana ha smentito, per il secondo ancora sotto chiave i controlli. Naturale che in certuni momenti, quando la cronaca impazza, serpeggi la fobìa di frequentare la struttura protagonista. Specialmente dinanzi ad una pandemia, come quella attuale, che sta mettendo in ginocchio il Messico. E non solo. Nel ridente cuore della city, il confortevole albergo San Michele, struttura accreditata specialmente per le presenze all’Ateneo, ora nell’occhio del ciclone sanitario. Teatro di costanti cenacoli culturali, che alternano presenze di spicco del panorama culturale e politico, non solo cittadino. Inevitabile temere battute d’arresto. Mitragliante l’informazione sull’influenza suina. Che non impedisce d’ ingerire carni rosa, ma di fatto ognuno cerca di limitarne o addirittura abrogarne il consumo. Se non altro fin quando galoppa il virus. Per quanto attiene la nostra città, altri controlli ed ispezioni coinvolgeranno il San Michele. Una caduta da cavallo spiacevole, per chi credeva nella struttura, avendo avviato un tipo di politica, anche turistica, a riguardo. Con l’aria che tira ed i venti letali aleggianti sulla febbre suina, il dubbio che ardimentosi rifrequenteranno l’Hotel. Per il momento, prematuro parlarne. Se si trattasse di scampato pericolo, allora sì che le cose ritornerebbero a posto. E l’intera città tirerebbe un sospiro di sollievo!