Cava de Tirreni: solidarietà all’Abruzzo

L’ultimo convoglio proveniente da Cava de’ Tirreni ha raggiunto l’Abruzzo. Il primo era partito sabato Santo, con la prima parte degli aiuti che la città metelliana “nelle persone dei suoi cittadini e non delle istituzioni, ha donato alle popolazioni bisognose”. Queste le parole dell’avvocato Emi Natale che ha profuso grande impegno per la buona riuscita dell’iniziativa di solidarietà nei confronti delle vittime del terremoto a L’Aquila. L’organizzazione di raccolta è partita il giorno stesso del terremoto, con il sostegno di tutta la cittadinanza cavese e di molti dei più importanti imprenditori della zona. “Nonostante la burocrazia e la disorganizzazione locale, facendo riferimento esclusivamente alla CRI siamo riusciti a fare giungere i nostri aiuti alle popolazioni terremotate – continua l’avvocato – la città di Cava ha risposto con un grande slancio di generosità, le frazioni hanno dato a piene mani, Santa Lucia in particolar modo ha dimostrato di avere davvero un grande cuore. Il contributo più sorprendente è stato dato da grandi imprenditori che, senza nessuna remora, hanno allestito interi tir da inviare in Abruzzo”. Infatti, Cava Market, di Antonio Della Monica e dei fratelli D’Andrea, ha messo a disposizione i propri beni alimentari con un camion da ben 50 quintali, organizzati da Mariapia Adinolfi. Luigi Di Mauro, della TO srl, ha fornito uno dei suoi mezzi per raggiungere l’Abruzzo; Fabio e Luigi Lamberti, della Lamberti Petroli, hanno allestito un piazzale all’interno della loro ditta, nel quale la gente ha potuto portare beni alimentari e loro stessi hanno acquistato un camion pieno di viveri. Carlo D’Antonio della Damarila ha messo a disposizione 600 giacche a vento, che hanno viaggiato grazie ai mezzi offerti dalla Flamix e da Gerardo Senatore (2 camion da 12 tonnellate a pieno carico ed un furgonato). Alessandro Di Marino, della D&D Distribuzione, ha fornito 10 pedane d’acqua, mentre la Farmacia CARLEO ha contribuito donando confezioni di medicinali. La palestra Body Planet ha garantito il proprio apporto sia come raccolta viveri e beni, sia come punto di raccolta per quel che la cittadinanza donava. “Un grazie particolare – continua l’avvocato Natale –  va a Mauro ed Annamaria Lamberti, i ragazzi del TiMe Bar che mi hanno concesso addirittura una delle 2 salette, dove i cittadini del centro hanno potuto portare tutto ciò che acquistavano per le popolazioni bisognose”. La ditta Passaro ed i suoi dipendenti hanno indetto una colletta ed hanno acquistato beni di prima necessità ma “Cava tutta ha dimostrato di avere un cuore infinitamente sensibile per chi soffre. Un grazie particolare lo devo all’arma dei Carabinieri, nella figura dell’impareggiabile Maresciallo Rescigno, il quale mi è stato di grande aiuto: con la sua segnalazione abbiamo raggiunto un paesino che nessuno aveva soccorso ancora, San Nicola di Torninparte, dove la cittadinanza non aveva ancora ricevuto nulla e nessuno era intervenuto sul posto non essendoci stati crolli”. “Il parroco del paese, Don Luigi, ha reso nota l’emergenza di una popolazione che dormiva nelle autovetture e non aveva nemmeno l’acqua, perché – pur essendo le case del tutto inagibili – la mancanza di crolli non aveva fatto scattare la macchina dei soccorsi. Ed ancora, un grazie ai ragazzi del Corpo Forestale dello Stato, a Danilo Sorrentino, all’ispettore Bianco, al comandante Regionale, all’ispettore Spiezia ed a tutti coloro che ho dimenticato – ma mi scuseranno – che hanno consentito che il primo carico viaggiasse di sabato, scortandolo fino all’Aquila”. L’avvovato Emi Natale conclude ringraziando a gran voce quanti hanno reso possibile questa gara di solidarietà: “Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutata e che hanno dato ascolto alle mie richieste; è stato emozionante vedere le foto dei nostri ragazzi che scaricavano colombe ed uova di Pasqua ai bimbi di San Nicola, di Onna, di Paganica. Grazie alle persone della CRI abbiamo contribuito ad alleviare le sofferenze di quella povera gente: il prof. Salzano di Salerno ed i dottori Antonini e Torretta, il maggiore Remor e la dott.ssa Allegra, che operano su L’Aquila e nella centrale operativa. E ancora, grazie a tutti i cavesi che non mi conoscono e che hanno creduto in me ed in questa causa ed hanno dato senza chiedere, fidandosi di un avvocato che bussava alle loro porte chiedendo aiuto senza che la conoscessero. Mi hanno commossa tutti ed io sono ‘fiera’ di appartenere a questa città”.