Il presidente dei medici veterinari scrive al collega aquilano

 

 

 

Carissimo Giuseppe,

il caso ha voluto che per 2 lunedì di seguito sono stato nella Tua città. Il giorno 30 marzo mentre passeggiavo sotto i meravigliosi portici ed ammiravo una bellissima città, ricca di storia e di cultura, ho assistito ad una scossa di terremoto. Poco dopo, però, la vita è ripresa,quasi a voler esorcizzare un inafferrabile pericolo.Il caso ha voluto, poi, che il 6 aprile sono partito prestissimo ed alle ore 8 del mattino mi sono ritrovato a L’Aquila. Inconsapevole, in un primo momento, di quanto era successo, vedendo tanta gente impaurita il ricordo mi ha portato indietro di circa 30 anni quando un catastrofico evento sismico colpì la nostra Regione ed in particolare la Nostra Provincia. Nel vedere lo stato di quegli edifici e quelle chiese che avevo ammirato una settimana prima mi ha colpito profondamente, sia per le morti ma anche per la distruzione di parte della Vostra cultura, anzi consentimi di dire della Nostra cultura.In questo momento di grande tristezza per il l’Italia intera, vogliamo rappresentare a nome mio personale, del Consiglio e degli iscritti tutti, la nostra solidarietà ai Colleghi Medici Veterinari della Provincia dell’Aquila, rimanendo disponibili per qualsiasi collaborazione che riterrai opportuna e/o necessaria.