Costituente di centro: il perchè di una scelta

La costituente di Centro, progetto politico che fa capo a Pierferdinado Casini e a Ciriaco de Mita, continua a suscitare interesse ed adesioni. Dopo i nomi di politici già molto noti ed affermati come Guglielmo Scarlato, Luigi Nocera, Salvatore Arena, Lello Ciccone e i tanti altri che costituiscono il comitato promotore, il movimento si espande nella cosiddetta società civile, cioè nel mondo della cultura, delle professioni, dell’imprenditoria. Se i principali partiti oggi rappresentati in parlamento si sforzano di imporre, attraverso le leggi elettorali e l’attenzione dei media, un sistema che da bipolare vorrebbe diventare bipartitico, cresce il numero di coloro che non concepiscono la politica come scontro tra due fazioni, ma come luogo di mediazione, di dialogo, di persuasione e di scelte condivise. Fra le tante adesioni a questo progetto si segnala quella del Direttore della Unità Operativa di Salute Mentale di Salerno,  Antonio Zarrillo, che esporrà i motivi della sua scelta, nel corso di un incontro-dibattito da lui promosso, che si terrà a Salerno, presso la sala MOKA, a corso Vittorio Emanuele, Domenica 7 Dicembre, alle ore 9,00. All’iniziativa parteciperanno: l’on. Luigi Nocera e diversi noti psichiatri salernitani, tra i quali Vincenzo De Leo, Vincenzo Di Stasi e Tito De Marinis; a moderare il dibattito, Bruna Paraggio. Il tema dell’incontro “Facciamo Centro”, significativamente richiama la finalità politiche della Costituente di Centro: rompere gli schemi del bipolarismo e degli schieramenti ideologici, per formare un Centro politico con la vocazione ad affrontare i problemi pratici dei cittadini e della società. Ma non basta: “Fare Centro” significa anche e soprattutto avere successo, raggiungere l’obiettivo. Lo scopo non è la mera testimonianza, ma l’affermazione, la riuscita di un progetto. E infine, “Fare Centro” richiama anche la costituzione di un centro di ricerca, di elaborazione culturale, di progettazione politica: Il rilancio della nostra Provincia, del Sud Italia, del nostro Paese, in un momento di grave crisi mondiale, non può che nascere dalle idee, dai progetti innovativi e concreti, non dagli schieramenti partitici precostituiti.