Mal di scuola italiano

di Rita Occidente Lupo

Studenti italiani sempre più svogliati nel riappropriarsi dell’anno scolastico. Tante le motivazioni, che senz’altro chiamano in causa lo svago estivo da lasciarsi alle spalle ed il relax del tempo libero, da ingannare a volontà. Ma tra le cause non sfugge il malessere per il clima che si respira nelle aule: da docenti poco padroni della didattica, ad episodi di bullismo, che privilegiano sempre i più timidi. Le scuole italiane, sono quindi poco apprezzate dall’utenza, come emerge da recenti sondaggi, che però denudano anche la situazione in altri Paesi, scortanti l’Italia. Infatti in Qatar, Grecia, Russia, Polonia, Lettonia, Finlandia, Estonia, Slovenia, Repubblica Ceca e Corea, gli studenti lasciano mal volentieri le coltri mattutine, contrariamente a quelli dell’ Indonesia, che di buon grado si recano tra i banchi. A superare l’Italia sono anche Serbia, Montenegro, Vietnam e Kazakistan. Anche la struttura degli edifici fa la sua parte: spesso vecchia, inadeguata per infrastrutture, rende l’apprendimento ancora molto teorico. Il che ricade anche sulla zoppicante avanguardia tecnologica, che resta al palo rispetto al decollo vero e proprio sul cartaceo. La Buona Scuola ancora attende concretezze!