Battipaglia: emergenza Covid-19, lettera aperta a Sindaca Francese per A.N.C.I.

Preg.ma sig.ra Sindaca, dott.ssa Cecilia Francese, Le invio questa mia missiva affinché possa portarla all’attenzione dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia al fine di aprire una seria, valida e costruttiva discussione su ciò che sta determinando l’emergenza epidemiologica in tutta Italia.

L’affido a Lei poiché è il sindaco della mia città, è componente del Consiglio Nazionale dell’A.N.C.I., e, pertanto, l’unica titolata a poter raggiungere ed informare tutti i sindaci dei Comuni italiani.

Confido in un Suo impegno anche rispetto alla proposta che segue.

 In considerazione dei tempi lunghi per la risoluzione del Corona-19, mi permetto di esprimere la mia riflessione dopo essermi edotto e documentato, fin dall’inizio, al fine di anticipare, almeno, la libertà dalla costrizione  in cui stiamo vivendo.

Risulta evidente lo stato confusionale che sono caduti tutti i nostri Governanti sia nel settore sanitario, economico e regolamentare tant’è che anche tutti noi siamo confusi tanto da non aver alcuna illusione positiva per il prossimo futuro: questo stato confusionale, se non si prendono gli opportuni provvedimenti, può sfociare, a breve, in una ribellione incontrollata da parte dei cittadini.

In funzione di tale pessima soluzione, si ritiene opportuno di dare degli indirizzi affinché le SS.LL. possono proporre ed attuare per la cittadinanza un piano-progetto al fine di anticipare, almeno, una lenta ripresa delle attività.

In considerazione che, oramai stiamo chiusi in casa da almeno 3 settimane, sarebbe opportuno di procedere per uno screening a tutti i cittadini (tampone e/o il kit dell’esame del sangue e quant’altro) al fine di isolare gli eventuali contagiati/portatori; certamente, questa fase richiede un’ intervento economico e la disponibilità di locali. Per quanto riguarda la disponibilità economica, oltre a quanto già stanziato dal Governo, una volta quantificata la spesa, si può anche chiedere un contributo ai cittadini che possono dare la loro disponibilità; per l’eventuale disponibilità dei locali oltre all’ASL, si possono individuare  anche delle strutture ricettive.

Risulta evidente che dopo questa prima fase, dopo aver individuato ed isolato gli eventuali portatori del virus, si può anche procedere ad una ripartenza e ripresa delle attività liberando i cittadini dalla costrizione attuale. E’ inutile ribadire che il tutto può e deve essere applicato solo ed esclusivamente all’interno del proprio territorio.

La presente vuole essere solo uno spunto ed abbisogna di integrazioni con la consapevolezza delle enormi difficoltà che i sigg.ri Sindaci stanno affrontando; purtroppo “ IN UN MOMENTO DI EMERGENZA LE INIZIATIVE, LE SOLUZIONI E LE RISPOSTE DEVONO ESSERE IMMEDIATE E TEMPESTIVE”.

 

                                                                             Carmine Martino