San Valentino Torio: ultimo saluto a Ninuccio Maiorano

Domani (oggi per chi legge) San Valentino darà il suo ultimo saluto a Prisco Maiorano, meglio noto come Ninuccio. E’ venuto a mancare a fine anno mentre era in vacanza in crociera. Si può dire che a San Valentino Torio si chiude un’era con la morte del 77enne geometra Prisco Maiorano. L’ex dirigente comunale è stata la figura storica dell’ufficio tecnico del comune per oltre un trentennio. Maiorano si trovava in vacanza, su una nave da crociera e mentre era a Casablanca in Marocco è stato colto da malore durante un’escursione, probabilmente a seguito di un arresto cardiaco. Inutile i soccorsi. Dopo non poche difficoltà i familiari e gli amici sono riusciti ad ottemperare a tutte le pratiche per il rimpatrio della salma. E’ finito più volte sotto inchiesta con differenti accuse legate alla sua attività, da alcune ne è uscito pulito da altri casi di accusa attendeva ancora sentenza, ma bisogna anche dire che ha svolto il suo lavoro in una fase storica dove l’abusivismo edilizio la faceva da padrone in quasi tutta Italia, specialmente nel nostro sud. Maiorano, andato in pensione da poco tempo, porta con sé il ricordo di un uomo perbene che nonostante avesse avuto un ruolo particolare che lo portava ad essere benvoluto da alcuni politici e cittadini ed odiato da altri, è stato sempre ligio al dovere per amore del suo paese e del suo lavoro. Viveva a Salerno da anni, tifoso della Salernitana, ma era spesso presente nel suo amato paese, conoscitore di mille faccende e sfaccettature, tante delle quali rimarranno sconosciute, infatti il suo sogno era quello di scrivere un libro nel quale poter raccontare la sua vita. Ciò spingeva molti a ricercarlo per le sue conoscenze nelle animate campagne elettorali comunali. Non tutti sanno che prima della sua dipartita ha lasciato un regalo al suo popolo, in particolare alla società USD San Valentino, da sempre a lui vicino: un defibrillatore per la struttura del campo sportivo, del quale la stessa ne era sprovvista, nonostante la legge vigente che prevedesse la presenza da luglio dello scorso anno, infatti al suo rientro si sarebbe dovuta organizzare la cerimonia di consegna. Il suo intento era quello di dare un monito all’amministrazione comunale ma soprattutto alle associazioni presenti sul territorio che non avevano ottemperato a ciò. Il cordoglio  giunge alla famiglia da tanti che lo hanno stimato ed apprezzato.