Salerno: enormi problemi fiscali per proprietari comparto edificatorio atr 46 Rufoli

Recentemente un Consigliere comunale ha recepito le problematiche relative ai comparti edificatori della città, istituiti con il PUC 2006, mettendo in risalto le difficoltà edificatorie e, soprattutto le difficoltà fiscali dei proprietari riuniti in Consorzi. Il Comune, una volta effettuati i comparti, ne ha ovviamente reso edificabili i terreni da agricoli che erano, richiedendo da subito la relativa riscossione ICI, ora IMU, per le aree edificabili. Ma le difficoltà incontrate dai Consorzi, soprattutto con la crisi economica che attanaglia Enti pubblici e privati, nonché le famiglie, rende oltremodo difficoltosa non solo l’edificabilità dei suoli, ma anche la corresponsione dei versamenti annuali IMU da effettuare nei confronti del Comune. E’ necessaria, vien detto, una totale revisione di tale imposizione. Se questa manovra è davvero impellente per tutti i comparti per il 2016, per quello numero 46 di Rufoli è addirittura immotivata la richiesta fiscale anzidetta fino a tutto il 2012 per le condizioni dei terreni, incompatibili non solo per l’edificabilità, ma anche per una semplice progettazione. I terreni sono, difatti attraversati da due linee elettriche di alta tensione, circostanza che configge in modo assoluto con qualsiasi ipotesi progettuale di edificazione. I proprietari dei terreni, uniti in provvisorio consorzio, fin dal 2007 fecero presente tali difficoltà oggettive a tutti gli uffici comunali interessati, all’Ufficio urbanistico per i problemi edificatori, all’Ufficio Tributi per i problemi fiscali: i terreni rimanevano agricoli nell’impossibilità di trasformarli in edificatori, permanendo la presenza di elettrodotti ad alto potenziale. Lo scrivente, allora presidente della Circoscrizione Rioni collinari, ebbe modo di interessarsi della problematica del comparto ATR 46, inviando anche solleciti e sottoscrizioni all’Amministrazione affinché eliminasse i problemi ostativi all’edificabilità dell’area e prendesse in esame anche le richieste di mantenimento dei terreni nelle condizioni iniziali agricole. Nessuna richiesta ebbe ascolto, nessun intervento di rimozione dell’elettrodotto possibile per le enormi risorse da impiegare; solo nel 2012, l’Amministrazione comunale, finalmente conscia delle problematiche esistenti sui terreni di Rufoli, concesse con una variante altro terreno, quello dell’adiacente costruendo PIP, a compensazione della perdita del terreno infruttuoso per l’edificabilità: si eliminavano così dal febbraio 2013, data dell’inizio della vigenza della variante, “ tutti i problemi ostativi alla realizzazione del comparto”, come si legge nella nota dell’Ufficio di piano di comunicazione al Consorzio dell’avvenuta variante. Rimaneva il problema fiscale che non è stato per nulla risolto, nonostante varie richieste rimodulate secondo le disposizioni vigenti dell’Ufficio Tributi, in particolare dell’Ufficio ICI del Comune. A fronte di varie interlocuzioni con gli organismi comunali interessati e addirittura di una pronuncia dell’Ufficio di piano circa una valutazione al 50% dell’imposta annuale da versare fino al febbraio 2013, ed era già una forzatura rispetto alle oggettive condizioni pregresse dei terreni, l’Uffcio ICI , non prendendo in considerazione né le oggettive richieste dei cittadini, né il deliberato dell’Ufficio urbanistico, tramite la SOGET ha continuato il suo iter impositivo con invio di accertamenti per la riscossione delle intere imposte scadute, gravate da interessi e sanzioni, e all’invio recente di avvisi di riscossione coatta in caso di non adempimento. E’ una situazione davvero drammatica per gli sventurati proprietari del Comparto di Rufoli, che lo scrivente si sente di denunciare e al tempo stesso sostenere le giuste ragioni dei concittadini del territorio circoscrizionale dei rioni collinari. Sono svariate migliaia di euro da versare al Comune a fronte di danni profondi per la perdita di sei anni di attività sui terreni, come non avvenuto per gli altri comparti, e di sfiducia completa e progressiva nelle possibilità di realizzazione di quanto il comune aveva prescritto con il PUC. In estrema sintesi è questa la conclusione di questa assurda vicenda del comparto Rufoli: terreni rimasti agricoli per disattenzione degli organismi tecnici del comune, ma sulla carta definiti edificatori e, pertanto, soggetti alla relativa tassazione; pretesa degli uffici Tributi del Comune di riscossione delle imposte stabilite con l’adozione del PUC con scarico di responsabilità per la cattiva gestione della vicenda su altri Uffici e su altri dirigenti; cittadini incolpevoli, costretti a pagare senza alcun beneficio dai deliberati degli uffici comunali preposti, i quali, anche se con grave ritardo, riconoscono sia le problematiche ostative alle  realizzazioni, sia il riconoscimento di un diverso valore dei terreni per gli anni di permanenza nelle impossibilità predette. Dunque, alle condizioni di difficoltà varie di tutti i comparti di Salerno quello in particolare di Rufoli ne aggiunge altre di considerevole ed insopportabile disagio. Lo scrivente, a completa conoscenza di tutte queste problematiche, intende con la presente inoltrare un sollecito all’Amministrazione comunale al fine di un intervento con propria delibera sull’annosa vicenda per offrire agli uffici preposti un supporto amministrativo atto ad annullare, come è giusto che sia, gli accertamenti effettuati e a riproporne di nuovi alla luce delle effettive e oggettive evenienze, quelle originarie e quelle maturate nel tempo. E’ urgente che si ponga mano al più presto alla soluzione delle difficoltà di  tutti i comparti e di quello di Rufoli in particolare.

 

                                                              Massimiliano Natella

                                                                Ex presidente Circoscrizione Rioni Collinari