Mense scolastiche…tra incertezze

di Rita Occidente Lupo

Mensa non in tutte le scuole italiane: il 40% degl’ istituti principali, sprovvisto. Percentuale che sale in alcune regioni del Sud, ma anche laddove c’è, grandi differenze sia per ciò che riguarda i criteri di accesso, sia per la qualità. In molte realtà, l’accesso a rette agevolate e a riduzioni, limitato ai residenti e l’ esenzione non prevista neanche per le famiglie più povere. Per quanto riguarda la qualità, il servizio affidato a ditte esterne di ristorazione, con pasti trasportati da cucine esterne. Le tariffe applicate variano notevolmente, con rette minime che vanno dagli 0,35 € al giorno di Salerno, ai 5,5 di Bergamo. Ogni città applica, quindi, diversi criteri per tale fruizione: e se da un lato sempre più insistente la richiesta di tale servizio, specialmente per coloro che vivendo gran parte della giornata a lavoro, vedono l’opportunità di trattenere i propri figli a scuola col tempo pieno, spesso le insicurezze sulla qualità dei cibi, alla luce di recenti dati anche in merito all’abuso di consumo delle carni rosse, crea perplessità.