Ricordato…il pesce d’aprile?

Ricordato…il pesce d’aprile?

di Rita Occidente Lupo

Il pesce d’aprile: un’occasione per celiare e per far abboccare qualcuno nello scherzo del caso. Una tappa goliardica, parallela al Carnevale, che affonda le radici in Francia. Nel 1564, infatti, l’anno cominciava in tale giorno, ma il re Carlo IX decise di modificare il calendario ed in seguito solo col 1 gennaio, si diede vita ad un altro anno. Nel  1565, calici sollevati a Capodanno per scambiarsi regali. Oggi sembra anche quasi scemata tale circostanza: dai banchi scolastici d’un tempo, dove i più burloni appiccicavano pesciolini di carta sul grembiulino dei meno sprovveduti. E scherzi a volontà: telefonate fasulle, inviti a cena inesistenti, comunicazioni urgenti pretestuose. Insomma, ali alla fantasia galoppante, per far rivivere un break alle seriosità quotidiane. Il che, non guasta, in un tempo che ha perso la capacità di sorridere del poco. Infatti pare proprio che l’antico disegnino, spesso appeso alle spalle del compagno di classe, sia ormai obsoleto, in cerca di qualcosa di diverso: l’importante è riuscire ancora a saper convivere col sano umorismo, ultimamenete in via d’estinzione, rammentando che scherzare col fuoco, spesso pericoloso!