Unioni gay: Marino “Giorno normale!”?

di Rita Occidente Lupo

Il sindaco della Capitale, lieto di poter avallare le unioni di ben 16 coppie omo, con la trascrizione nel Bel Paese. Andando contro Prefetto e la stessa legge attuale, che non prevede in Italia tale legittimazione. Il caso politico, che ha animato la piazza azzurra e non solo,  destinato a lievitare nei prossimi giorni fin quando Renzi, come ha già anticipato, non metterà mano all’aratro, per accelerare la legiferatura a rigurado. Il problema, non di natura politico, quanto piuttoso sociale ed etico, andrebbe letto nella sua globalità. Aborrendo ogni sorta discriminante, che a lungo ha graffiato l’omofobia, il caso di pensare a che cosa il Paese ritroverà nel nuovo assetto sociale. A quale famiglia l’Italia si avvicini, avendo smarrito la reale identità. Come per ogni sorta di rivendicazione, in nome dell’emancipazione sociale, si parte dalla fiammella, per poi ritrovarsi con un incendio! Ormai le associazioni di categoria, tra un pride ed un altro, hanno innescato una miccia che pretende sempre più diritti! Partendo dal vittimismo omofobico, giunti all’adozione, passando per uno status sociale di famiglia! I termini della querelle, che anche i cattolici sforbiciano tra mille interrogativi sinodali, da porre in termini identitari, rivisitando il nucleo originario naturale, che rimane la coppia etero. La famiglia naturale ha originato l’umanità! E Marino parla di giorno normale! Ma andare contro natura, procreare con uteri in affitto o detenere in adozione figli  in coppia omo, contro la natura stessa! Qualcuno riesce ancora a ribadire tale verità non strumentalmente?