Pontecagnano-Faiano: nasce la banca del tempo

Cos’è la Banca del Tempo? E’ un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi e saperi. Parte dall’idea che è possibile uno scambio paritario fondato sul fatto che gli individui sono portatori di bisogni ma anche di risorse. Propone di dare valore e organizzazione a ciò che esiste nella comunità come forma di auto aiuto tra le persone. Il tipo di prestazione oggetto degli scambi permette alla banca del tempo di essere un’associazione libera da vincoli morali, etici o anche solo affettivi, ad esempio non è ammessa l’assistenza e cura alle persone di tipo professionale e non è richiesto neppure un volontariato attivo come accade ad esempio nelle associazioni ambientaliste. Ciascun socio mette a disposizione qualche ora per dare ad un altro socio una certa competenza. Le “ore” date vengono “calcolate” e “accreditate” o “addebitate” nella Banca. Può succedere così, che non sia la stessa persona a “rimborsarle”, ma un’altra.Tutti gli scambi sono gratuiti. Le attività della Banca del Tempo sono molto diverse: lezioni di cucina, manutenzioni casalinghe, accompagnamenti e ospitalità, babysitteraggio, cura di piante e animali, scambio, prestito o baratto di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e italiano per stranieri, etc. Anche il tempo dedicato all’organizzazione, all’accoglienza, e alle riunioni o feste viene valutato come tempo scambiato e quindi accreditato o addebitato nel conto personale del socio. La Banca del Tempo si fonda su tre principi:  1. lo scambio: si dà per avere, si riceve per dare. 2. Il valore della prestazione in tempo: indipendentemente dal servizio scambiato quel che conta è il tempo impiegato. 3. La parità fra i soggetti: scambiare attraverso il proprio tempo mette su un piano di parità la casalinga, il pensionato e il professionista che hanno offerto la prestazione. Gli obiettivi della Banca del Tempo sono quelli di ricreare i perduti rapporti di “buon vicinato”, sviluppare relazioni fra persone rompendone l’isolamento e migliorare la qualità della vita. Ad esempio: costruire relazioni sociali più umane tra gli individui facendoli uscire da una condizione di isolamento e solitudine; sviluppare il senso di appartenenza al territorio e alla realtà sociale nella quale si vive; realizzare una rete di solidarietà e auto aiuto tra le persone; valorizzare ciò che viene fatto per l’organizzazione della vita quotidiana e la crescita delle persone. Dal punto di vista organizzativo funziona come una vera banca con tanto di conto corrente e libretto degli assegni.L’ apertura a Pontecagnano Faiano della Banca del Tempo potrebbe contrastare l’attuale crisi che non è solo economica, ma anche culturale e richiede di ripensare al modello di sviluppo economico ed alle condizioni che lo rendono sostenibile, tra le quali è imprescindibile la centralità della persona, oggi e in proiezione futura, con l’attenzione alle nuove generazioni. ISEA attende un segno tangibile dall’attuale Amministrazione Sica: dare vero valore al vero volontariato. Amore verso il prossimo, verso la propria comunità e …. a costo zero. Saprà l’attuale Amministrazione affrontare il cambiamento culturale?

  ISEA Onlus  Il Presidente  –   Antonio De Rosa