Salerno: Cirielli su Cstp, Corisa 4, termovalorizzatore

Sulla vicenda Cstp e la costituzione di un fondo istituito dalla Giunta provinciale per l’adeguamento delle tariffe: «Come sempre manteniamo la parola in un momento di grande difficoltà per tutti. La Provincia non solo anticipa i soldi che deve al Cstp, a differenza di Enti come il Comune di Salerno che a chiacchiere fanno molto ma nei fatti non pagano neanche il dovuto, provocando disagi ai cittadini salernitani. La Provincia, invece, che ha competenze ridotte e diverse, investe altri 500mila euro fino alla fine dell’anno, che significa 1.200.000 euro in più all’anno. E questo è possibile, perché in questi tre anni, l’Ente è stato risanato dal centrodestra, avviando una fase nuova, che consente di individuare i servizi essenziali. È evidente che occorre un ulteriore passo da parte della Regione, ma il problema vero è anche il Governo nazionale che ci blocca i contratti di solidarietà, la cassa integrazione e rischia di mandare per strada più di 150 persone. È un’autentica vergogna, per questo non ho votato la fiducia al ministro Fornero. L’altro problema è che il governo Monti ha tagliato tanti fondi, soprattutto quelli sui trasporti». Sulla vicenda del Corisa 4 :«La Provincia non ha competenze giuridiche, c’è un Consorzio commissariato, oggi c’è una competenza autonoma, la vera responsabilità è dei Comuni che non pagano e anche del Monte Paschi di Siena che – nonostante quando è arrivato il commissario ha trovato circa due milioni e mezzo di euro di passivo che sono stati ridotti a 1.900.000 euro improvvisamente ha bloccato gli affidi. Credo ci siano anche estremi di reato, comunque c’è un pubblico servizio e non lo si può interrompere. Ne parlerò con il Prefetto, bisogna intervenire. I lavoratori fanno bene a protestare. Invito i comuni morosi del Cilento a saldare immediatamente il loro debito, perché è una vergogna se per colpa di Comuni che pensano a fare feste e festini poi non ci siano i soldi per gli operai». Termovalorizzatore: «La Provincia di Salerno ha esaurito il suo compito. Un lungo percorso, con tanti ostacoli. Innanzitutto un governo – anche quello Berlusconi –molto confuso, per colpa dell’ex ministro dell’Ambiente, dell’ex ministro Maroni, senza dimenticare il fallimento della gestione De Luca. Poi un anno perso per i ritardi della prefettura di Milano che ha dato un parere positivo sull’informativa, ma assai dubbio e non chiaro come ci si aspetta da un Ente dello Stato. Il termovalorizzatore è un’opera importante, non dimentichiamo che a Napoli il governo ha speso 300 milioni di euro, mentre a Salerno è stata fatta una gara in project financing. C’è stato un disinteresse totale, tranne del presidente Caldoro che insieme con l’assessore Romano ha seguito la vicenda, credo sia giusto che la Provincia affidi ad un commissario che abbia gli strumenti urbanistici ed ambientali per procedere celermente. Altrimenti rischiamo prima o poi un’altra emergenza. Oggi abbiamo già un’altra emergenza finanziaria, perché portiamo i nostri rifiuti a Taranto – e ciò costa 1 milione di euro al mese, quindi 12 milioni di euro all’anno buttati dalla finestra – per colpa – e lo dico senza peli sulla lingua –di De Luca che non ha saputo fare il termovalorizzatore. Abbiamo bisogno di celerità  su questa scelta, anche perché c’è il rischio di un’emergenza ambientale. Il termovalorizzatore è necessario, non ho preclusioni o gelosie, chiederò pertanto al presidente Caldoro di affidare la prosecuzione dei lavori ad un commissario straordinario, un magistrato, un prefetto o un professore universitario».