Nocera Inferiore: medicina di genere, tre giorni di studi e confronti

Tre appuntamenti dedicati alle donne, alle patologie che le colpiscono e, soprattutto, ai farmaci a loro dedicati. Medicine “a misura di donna”, studiate e testate su un universo, quello femminile, che spesso è trascurato dalle case farmaceutiche che testano i loro farmaci unicamente sui maschi, diversi per natura, struttura e psicologia. Di questo tratta la “Medicina di genere”, argomento di cui si parlerà nella tre giorni che si terrà l’1, il 15 aprile, ed il sei maggio prossimi, presso la sede dell’ex Asl Salerno 1 di via Federico Ricco. Il progetto formativo, realizzato dal Comitato per le Pari Opportunità dell’Asl di Salerno- ex Asl Sa 1, presieduto dalla d.ssa Maria Gabriella De Silvio, è finalizzato a costruire un punto di vista di genere qualificato sull’insieme delle patologie che interessano le donne. Alla presentazione dell’evento, il prossimo 1° aprile, interverranno, fra gli altri, il commissario straordinario dell’Asl di Salerno Maurizio Bortoletti, il vece presidente della Provincia di Salerno Anna Terrazzano, il presidente della consulta regionale femminile Monica Maietta, il vicepresidente della quinta commissione Sanità regione Campania Anna Petrone, il vicepresidente della commissione Diritti della Donna e Uguaglianza di Genere presso il Parlamento Europeo Barbara Matera. Il corso è finalizzato a: 1) evidenziare la disparità di trattamento tra uomini e donne nell’approccio alle patologie emergenti tra la popolazione generale ed in particolare rispetto alle patologie mentali, cardiovascolari e da stress, patologie da lavoro, tumorali e gastroenterologiche;  2) confrontare i fattori eziologici e di rischio a carico della popolazione maschile e femminile per evidenziare la presenza di pregiudizi di genere nella sottovalutazione di alcuni fattori e/o sopravvalutazione di altri; 3) valutare la carenza, nei programmi di ricerca finalizzati, della prospettiva di genere su ogni problematica che indaga le condizioni di salute della popolazione; 4) prospettare alcune ipotesi di sviluppo de programmi di intervento e di ricerca nelle procedure e nelle metodologie che riguardano la raccolta di dati statistici, la valutazione dei fattori eziologici e di rischio, la sperimentazione di trattamenti (medici, chirurgici, farmacologici, ecc.).“Sarà un’occasione preziosa –ha dichiarato la d.ssa De Silvio- per prendere coscienza della diversità fra uomo e donna nella valutazione dei sintomi e nella prognosi, e nell’efficacia di trattamenti.Un corso che offrirà ai partecipanti una vasta panoramica sulle problematiche di diagnosi e sulle prospettive terapeutiche da un punto di vista di genere. Per estendere la “cultura sanitaria di genere nel territorio, per uniformare le pratiche cliniche, e migliorare l’appropriatezza prescrittiva,  razionalizzando le risorse e diffondendo la cultura di genere nel tessuto sociale”.