Salerno: Nicola Ruggiero al liceo De Sanctis per Leopardi

Sabato 12 febbraio , alle ore 11, al Liceo Classico “De Sanctis” di Salerno il Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Elia ospiterà il Preside Nicola Ruggiero per una “Chiacchierata su Leopardi”, di cui il professore ultraottantenne  è il massimo esperto in Italia ,in Europa e probabilmente nel mondo. L’ospite di rilievo sarà introdotto dall’amico scultore Vincenzo Borriello,che lo accompagna di solito nelle conferenze in Campania;  la pittrice Laura Bruno ha realizzato per l’occasione una litografia del poeta di Recanati  e ne farà omaggio allo studioso; l’attore Matteo Cantarella  reciterà  liriche leopardiane, accompagnato dalla musica di Gerardo Sapere. L’occasione è preziosa  per i ragazzi del Liceo Classico e per Salerno, dati i numerosi  impegni del Preside Ruggiero,sempre in giro per conferenze. Nicola Ruggiero è  infatti un nome tra gli esperti  del settore: è il più grande collezionista di libri del grande poeta,di cui possiede anche il calco funerario originale. I testi sono dappertutto nella sua casa di Torre del Greco: una collezione  di oltre seimila testi che rappresentano la più vasta raccolta sulla vita, le opere e il pensiero del poeta:neppure la biblioteca di Recanati è così ampia. I seimila libri, comunque, sono solo una parte dei ventimila che Nicola Ruggiero ha finora raccolto, di cui cinquemila su Torquato Tasso. Sempre in giro in Europa per conferenze, lo studioso ha avanzato una tesi inedita sulla vera causa della morte di Leopardi: ” La mia tesi, riconosciuta “verosimile” tra gli studiosi, è che la sua  mania per i dolci sia stata la vera causa della morte. L’ultima sera di Leopardi, il 13 giugno 1837, cadeva Sant’Antonio, onomastico di Ranieri. Per l’occasione, furono portati in casa svariati cartocci di confetti cannellini di Sulmona; Leopardi ne mangiò un chilo e mezzo, e morì la mattina successiva per coma diabetico. Sono riuscito a procurarmi 300 dei confetti rimasti, che ho in parte donato al museo gastronomico di Sulmona”. Ascoltarlo mentre racconta aneddoti e scoperte, fatte in una vita interamente dedicata allo studio di Leopardi, rappresenta una grande opportunità e una fonte inesauribile di curiosità per i giovani e per gli appassionati di letteratura e poesia.