Salerno: Landolfi, Pd partito di nuovo ‘in campo’ con Stanzione

“L’elezione a Presidente dell’Assemblea Provinciale del professore Pasquale Stanzione, figura di spicco del mondo accademico salernitano, segna un deciso passo in avanti sul piano dell’autorevolezza complessiva della nostra proposta ma anche il segnale di una capacità di rappresentanza del partito che si spinge oltre le “colonne d’Ercole” del suo tradizionale insediamento. Il professore Stanzione ci darà una mano a garantire le funzioni alle quali è stato chiamato ma, più in generale, a elaborare programmi e progetti sulla base di valori e idee condivise”, così il segretario del Pd Salerno, Nicola Landolfi, nelle conclusioni dei lavori di ieri pomeriggio (18 ottobre us), ai quali hanno partecipato anche molti esponenti della minoranza, componenti della Segreteria, della Direzione provinciale, Sindaci e il Segretario Regionale Enzo Amendola (che si è complimentato per il lavoro brillante fino a qui svolto e in soli due mesi).“Dispiace, ha continuato il segretario, lo scivolamento verso una polemica procedurale a cui qualche esponente del partito non è nemmeno stavolta riuscito a sottrarsi. Dispiace perché offre una immagine sbagliata di un partito vivo e organizzato che è di nuovo “in campo” e perché la polemica arriva da esponenti che proprio grazie al partito rivestono incarichi importanti. Ma tant’è. Continueremo il lavoro di questi mesi, semplice e capillare, incontrando ogni iscritto e partecipando a riunioni e incontri in ogni angolo del territorio provinciale”, e ha aggiunto.“Ci confortano in questo i segnali di ripresa sul piano del lavoro e dell’organizzazione, la partecipazione al voto assembleare di ieri di tanti delegati di tutte le componenti; la qualità del dibattito svoltosi, dopo una relazione in cui abbiamo dato conto del lavoro fino a qui svolto, che ha indicato gli obiettivi e la linea del partito per i prossimi mesi. Continueremo così: discutendo e decidendo tutto nelle sedi e negli organismi dirigenti. Non ci saranno più rendite di posizione che non derivino dalla fatica cui ci si carica per fare andare avanti l’organizzazione. Chi si era abituato ai feudi  e ai protettorati, all’assenza del partito, alle riunioni rinviate o annullate, al prevalere delle correnti, comunque, anche se più lentamente si riconoscerà nella presidenza del Professore Stanzione e in questo modo di fare: normale, lineare, regolare”, ha concluso Landolfi.