Campanella scolastica tra riforme

di Rita Occidente Lupo

Da domani, prima campanella per i circa  otto milioni di studenti italiani che, in 9 regioni, si avvieranno a vivere un altro anno scolastico. Sotto la spinta delle nuove riforme, che il Ministro Gelminia ha adottato.  Ma i banchi scolastici, già visitati da qualche giorno dagli studenti del Nord, che hanno inaugurato il mese settembrino con cartella e quaderni.  Da domani,  Calabria, Friuli, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta, Bolzano rispalancheranno i battenti, mentre l’ Emilia Romagna il 14. Il 15 toccherà a Toscana, Campania e Sardegna, il 16  alla Basilicata ed infine, il 20 settembre, ad  Abruzzo, Liguria e Puglia. In base all’autonomia scolastica, calendario flessibile. Infatti, Puglie e Marche,  chiuderanno l’anno scolastico l’8 giugno: il 9 giugno invece, Veneto, poi Sardegna il 10, mentre Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia- Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Trentino, Umbria, Valle d’Aosta, l’11 giugno. Dulcis in fundo, la Liguria, il 15 e Bolzano il 16 giugno. Tante le novità, per questo nuovo anno scolastico, che si apre su venti di guerra per il precariato in ginocchio. Malgrado le raccomandazioni della Gelmini, che cerca di tamponare con la dichiarazione dei pensionamenti, assorbenti parte dei senza posto fisso, le unità anelanti al palo, rispetto agli organici di diritto. Sulla carta, con classi super affollate, ridotte consistentemente le cattedre. Anche per i diversamente abili, minori docenti. Una carenza che allerta i genitori e che la dice lunga in chiave di corsi e ricorsi, un tempo unica via d’accesso per poter anelare al ruolo. Una scuola che rimpasta curriculi e che parla di assi disciplinari sperando che gli allievi, unici fruitori dell’offerta formativa, possano se non altro acquisire una degna cultura, oggi così bistrattata!Sarà vero?