Luciana Mauro
Federico è originario di Erchie, ma la sua seconda “patria costiera” è Cetara. Nel piccolo borgo, profumato di limoni e alici fresche, fitta da tante stagioni canoe e pedalò. Brontolone ma tutto sommato affabile, è  a tutti noto come “Banana Joe” ma prima ancora il suo nomignolo è stato “il pirata”, per il suo look spartano e trasgressivo e la perenne abbronzatura da lupo di mare. Federico, a 64 anni, vive solo di questo: delle risorse che il mare limpido e azzurro della costiera amalfitana riesce a fargli racimolare nei mesi estivi. Lo vedi sotto l’ombrellone, spesso a battibeccare con giovani del posto cui dà lavoro e ai quali vuole bene come figli. Misterioso per natura, della sua vita privata non parla, ma si capisce che è una persona orgogliosa della sua dignitosa solitudine. Con le donne è gentile più che con se stesso, ma non risparmia battute ironiche e innocenti alle mature dame in bikini, habitué della spiaggetta alla marina.
“Cetara è un posto dove sto bene da anni. Prima gestivo un lido ad Erchie   – rivela il nostro pirata  – dopo averli chiuso fitto solo canoe, pedalò e attrezzature da spiaggia. Vivo di questo, non è molto ma sono libero. E la libertà non ha prezzo”. La filosofia di “Banana Joe” è quella della gente di mare: forte, umile ma tenace. Meravigliosamente libera.
La storia di Federico è strettamente legata al suo grande amore per gli animali. In particolare per i cani. Tutti con un unico nome: Axel. Ne ha cresciuti tre: il primo era addirittura un lupo, acquistato cucciolo nella capitale. Quando lo ha perso è stato subito rimpiazzato con un cane di razza e infine Axel tre, un simpatico meticcio che gli fa compagnia in spiaggia, accucciato ai suoi piedi. Il mare, che per il pirata è vita, è stato anche fonte, negli anni, di tanti salvataggi in extremis. Come quello di un giovane straniero che, in un luglio infuocato di anni fa, si tuffò dopo aver mangiato e accusò un malore in alto mare. Federico, dalla sua postazione a riva, si accorse che il poverino sbracciava urlando aiuto e subito mise in mare la sua canoa. Salì a bordo e in poche veloci pagaiate raggiunse la vittima di disattenzione e, per il rotto della cuffia, lo portò in salvo. “Il mare è tanto bello quanto insidioso  – suggerisce Banana Joe – e va trattato con prudenza. Ne ho viste di persone annegare e oggi raccomando sempre a chi esce in canoa o pattino di fare attenzione. Le passeggiate a mare vanno fatte con intelligenza”.