Conosci te stesso: il viaggio più lungo, la scoperta di se stessi

Giuseppe Lembo

È difficile conoscere gli uomini, ma è ancora più difficile conoscere se stessi. La conoscenza di se stesso è un viaggio senza fine; rappresenta il più lungo viaggio che l’uomo può compiere nel corso della sua vita. Temporalmente dura quando dura la vita di ciascuno di noi. L’uomo della Terra è, ovunque, impegnato in questo viaggio finalizzato a conoscere se stesso; a scoprirsi per meglio scoprire gli altri. Dalla conoscenza del se del mondo greco, al mondo latino, del “gnosce te iposum” (conosci te stesso), al mondo legato alla nostra appartenenza linguistica, il “conosci te stesso”, è una direttrice lungo la quale si sviluppa la conoscenza di se stesso. Presso tutti i popoli c’è questa esigenza profonda e fortemente sentita del conoscersi per meglio conoscere gli altri. Le azioni umane sono intimamente legate alla conoscenza di se stessi. La domanda interiore di scoprirsi è una domanda inappagabile; fa parte di quella sete di conoscenza e di sapere che spinge l’uomo ad andare sempre oltre, ad attraversare i confini dell’ignoto, a cercare il confronto con gli altri da cui nasce il bisogno di allargamento dei confini del sapere umano. Rappresenta per l’uomo una fonte dove ci si può dissetare e dove si può soddisfare il proprio bisogno di nuova conoscenza, di nuovi saperi, per arricchirsi umanamente nel confronto con gli altri. Il ruolo di ciascuno di noi è importante per la vita d’insieme dell’immaginario collettivo. Il corso della storia umana, altro non è che il frutto d’insieme del genio individuale. Da qui la centralità dell’uomo con la sua storia, nell’insieme della storia degli altri uomini. Da qui l’importanza del conoscersi, della scoperta di sé stesso e del cammino dell’umanità fatta dell’azione d’insieme degli uomini ed in particolare della forza del genio individuale, il primo e più importante motore dell’umanità nel mondo della governance, della creatività, dei saperi, delle scoperte e dall’organizzazione per creare nella società sviluppo e cambiamento. Dal mondo primitivo al mondo globale del Terzo Millennio, non è mai cessato nell’uomo il bisogno di conoscersi; la sete di conoscenza di se ha coinvolto il cammino dell’uomo che, oltre al bisogno di conoscersi, nel corso della vita si è sempre interrogato sul “da dove veniamo”, sul “chi siamo” e sul “dove andiamo”.Sono le domande che ci accompagnano in quanto uomini tra gli uomini; rappresentano il collante della vita umana, per la quale ognuno dà il proprio contributo utile a seguire “virtù e conoscenza”, sia individuale che d’insieme. Rappresentano il motore non solo della conoscenza riferita agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi. È lo stadio ultimo e più importante del sapere; è la sintesi del proprio comportamento nel rapporto con gli altri.La conoscenza del sé, favorisce la conoscenza più in generale e produce quel mondo equilibrato ed armonico dell’agire sociale che ha bisogno del comune impegno, dell’essere e del fare positivo di tutti, per una società che funzioni e che sappia guardare avanti nel reciproco e solidale rispetto che serve a tutta la comunità umana per poter essere comunità viva e capace di agire nella società-mondo per il bene comune.Oggi il mondo è, purtroppo, poco attento al proprio sé; è quasi indifferente al proprio ego e si ferma con indifferenza alla superficie delle cose, compiacendosi di fare del protagonismo, soprattutto del protagonismo mediatico attraverso il web, per dire semplicemente “ci sono anch’io”.Non basta; bisogna saper riempire la propria vita di contenuti veri, partendo da proprio sé, dalla conoscenza di sé che è l’elemento base per conoscere gli altri ed “agire positivamente” insieme agli altri, ricercando la realizzazione umana del bene comune, attraverso il bene solidale che da individuale ha in sé forza di diventare universalmente d’insieme. Il conoscere per meglio conoscere gli altri è un viaggio lungo e pieno di ostacoli; bisogna saper guardare avanti nella strada della conoscenza di se stesso e non fermarsi mai. Tanto, soprattutto oggi, dove la società-mondo richiede comportamenti globali che trovano la loro forza identitaria dentro ciascun uomo e dentro l’appartenenza fortemente radicata nel proprio sé, da cui partono gli stimoli di un’etica condivisa per l’uomo universalmente unito nel cammino solidale con gli altri uomini della Terra.

 

                                                                                                           

Un pensiero su “Conosci te stesso: il viaggio più lungo, la scoperta di se stessi

  1. Gentile Autore, bellissimo articolo, più che mai attuale. Il libro di Rollo May “L’uomo alla ricerca di sé” parla proprio di questo viaggio che dura tutta la vita. Io lo ho letto prima per motivi di studio, poi libera da esami ho avuto modo di apprezzarlo ancora di più. Ho maturato la convinzione che per guardare dentro di sé occorra tanto coraggio, come per vivere, ma tanti oggi si limitano a “lasciarsi vivere” ed il proprio sé lo specchiano nel vuoto, o nell’eco di chi grida più forte. Cordialmente.
    Giovanna Rezzoagli

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