Salerno: Lega, Sindacati rossi, associazioni e partiti senza consenso se ne facciano una ragione, Decreto sicurezza legge dello Stato

La Sinistra, a Salerno come a Napoli, dimostra tutta la propria difficoltà ideologica – evidentemente insormontabile – a stare nelle regole ed a rispettarle. In uno Stato di diritto le leggi in vigore si osservano e chi incita alla sovversione dev’essere incriminato.

Sindacati rossi, associazioni e partiti senza consenso se ne facciano una ragione: il Decreto-sicurezza sta producendo i primi effetti positivi. In concomitanza con l’annullamento degli sbarchi, alcuni nuclei di extracomunitari si stanno spostando nelle strutture territoriali con disponibilità di posti inserite nell’elenco della Prefettura. Si svuotano alcuni altri centri, si realizza un notevole risparmio statale sui costi di fitti e gestioni da reimpiegare per aiutare italiani in difficoltà. Obiettivi sono il progressivo azzeramento delle richieste di asilo (in Italia sono 98.000, da assorbire entro l’anno grazie alla notevole riduzione dei flussi di ingresso incontrollato e alla velocizzazione delle procedure di riconoscimento) ed il decongestionamento del sistema di accoglienza: ad oggi sono attive oltre 9.000 strutture, con una spesa di oltre 2,7 miliardi a carico dell’erario e, quindi, dei contribuenti italiani. La legge dispone che saranno legittimati a restare in Italia gli extracomunitari che ha ne hanno diritto: nelle more della verifica ‘caso per caso’ del possesso dei requisiti per l’ottenimento di asilo, al migrante (anche non più iscritto all’anagrafe della popolazione residente) continueranno ad essere assicurati i servizi di accoglienza e di assistenza, le cure mediche e i servizi scolastici per i minori.

Sindacati rossi, associazioni e partiti senza consenso se ne facciano una ragione: restano invariate le tutele per chi fugge perché rischia la vita per conflitti armati nel proprio Paese, per coloro che versano in una condizione di particolare esigenza umanitaria, per le donne e i bambini, per le vittime di tratta, di violenza domestica o di grave sfruttamento lavorativo, per chi versa in condizioni di salute di eccezionale gravità, per chi non può rientrare nel proprio Paese colpito da gravi calamità, per chi compie atti di particolare valore civile nonché per coloro i quali, pur non avendo i requisiti per il riconoscimento di una forma di protezione internazionale corrono il rischio in caso di rimpatrio di subire persecuzioni o torture; per tutti gli extracomunitari non titolari di ‘protezione unanitaria’ saranno avviate le procedure di espulsione. Proprio come promesso nella campagna elettorale che ha portato la Lega al Governo del Paese. La Lega, inoltre,  stigmatizza l’ennesima buffonata del sindaco del Comune metropolitano di Napoli che, senza alcuna competenza in materia, afferma di ‘aprire’ il porto di Napoli alla nave ONG carica di extracomunitari. Ove mai, provocatoriamente, la nave battente bandiera olandese dovesse raccogliere l’invito a dirigere la prua verso lo scalo partenopeo, la Lega manifesterebbe sulle banchine contro questo goffo tentativo simil-golpista di un  personaggio politicamente disperato, abbandonato dai ‘suoi’ cittadini a cui è riuscito a garantire solo insicurezze ed anche senza scrupoli, in quanto non esita a strumentalizzare Napoli per i suoi scopi elettoralistici. La Lega ricorda che le autorizzazioni agli attracchi nei porti italiani attengono alla linea politica del Governo espressione del Parlamento democraticamente eletto (al Ministero dell’Interno per casi di arrivo di navi con clandestini a bordo) e non certo ai sindaci, al presidente delle Autorità di Sistema Portuale od ai magistrati.

Il vice-coordinatore regionale Campania

e coordinatore provinciale Salerno

Mariano Falcone