Napoli: Servizio Civile Europeo, Borrelli “L’idea di Europa ha bisogno di ri-generarsi, partenza da nuove generazioni”

“Nella giornata nazionale dell’obiezione di coscienza, a 43 anni dall’introduzione in Italia di un servizio civile sostitutivo di quello militare, il servizio civile e la sua possibile dimensione europea rappresentano un tema di stringente attualità politica”. Ad affermarlo è Enrico Maria Borrelli, presidente Forum Nazionale Servizio Civile in occasione del seminario “Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Europeo” che si è svolto oggi presso l’Università Federico II di Napoli. L’evento, organizzato dal Forum Nazionale Servizio Civile, ha visto la partecipazione dell’Assessore della Regione Campania ai Giovani e ai Fondi Europei Serena Angioli e di Gianluca Luise, docente di Storie delle Istituzioni Politiche europee dell’Università Federico II di Napoli. Tre i focus principali: storia delle istituzioni europee; il Servizio Civile in Italia e in Europa: esperienze a confronto; programmi europei e prospettive formative. “In questo seminario abbiamo voluto coinvolgere organizzazioni e giovani provenienti da 17 paesi, europei e balcanici, per confrontarci sulla possibilità di condividere un’idea, una visione, di quello che potrebbe, dovrebbe, essere un auspicabile servizio civile europeo ispirato ai valori della solidarietà, della pace, della cittadinanza attiva e partecipata, del bene comune come casa comune. Questa è l’Europa che va ancora costruita, quella alla quale crediamo che il servizio civile potrebbe offrire un contributo determinante, avvicinando giovani di culture ed esperienze diverse, per lenire, non ultimo, il problema dell’integrazione in una comunità eterogenea che continua ad estendere i propri confini. Geografici e culturali” spiega Borrelli. “L’esperienza italiana e la sollecitazione avanzata dal nostro governo durante il semestre di presidenza dell’UE hanno avviato una riflessione a livello europeo sull’opportunità di introdurre questa esperienza su scala comunitaria, con l’obiettivo di stimolare la partecipazione ed il volontariato dei giovani, favorire l’inclusione e la coesione sociale, creare un comune senso di appartenenza e un maggiore protagonismo dei giovani alla vita politica dell’Unione” sottolinea il presidente del FNSC. “L’idea di Europa è in crisi e ha bisogno di ri–generarsi, di nascere di nuovo e per farlo, non c’è dubbio, deve partire dalle nuove generazioni. Da quelle generazioni che non hanno vissuto il processo di unificazione, non l’hanno scelto ne vi hanno potuto contribuire, che ereditano oggil’immagine di un’Europa esclusivamente burocratica e monetaria” conclude Borrelli.