Salerno: Ucs, Andreozzi “Edilizia in ginocchio”

Pietro Andreozzi (Ucs): “Edilizia in ginocchio, nel 2012 un’altra flessione che supera il 4 per cento dopo il calo del 5,3% nel 2011”. Dopo la contrazione di oltre il 5% registrata a livello nazionale nel 2011, per il 2012 l’ulteriore flessione prevista si aggirerà intorno al 4,5%, con un calo più consistente per le nuove costruzioni residenziali (-6,8%) ed  un calo stimato del 4,5% per il non residenziale. “L’analisi di scenario che emerge dalla comparazione delle rilevazioni effettuate dai diversi Osservatori ed Uffici Studi di settore – ha sottolineato il presidente dell’Unione Costruttori Salernitani – impone fin da subito in provincia di Salerno iniziative istituzionali e categoriali comuni, come abbiamo rappresentato in un recente incontro con il Prefetto. E’ necessario agire sul versante del credito e, soprattutto, promuovere un’azione concreta per sbloccare i pagamenti dovuti dalle Pubbliche Amministrazioni. Rischiamo di perdere migliaia di posti di lavoro e di fare chiudere i battenti a centinaia di imprese edili presenti virtuosamente da anni in questo fondamentale comparto dell’economia provinciale”. Il presidente Andreozzi ha introdotto questo pomeriggio i lavori del convegno sul tema: “Il decreto legislativo 231/01. La responsabilità amministrativa degli amministratori di Enti, Società ed Imprese”. Dopo i saluti di Andreozzi, sono intervenuti Federico Bergaminelli (Senior Advisor “Bergaminelli & Partners”), Maurizio Bortoletti (Commissario Straordinario ASL Salerno), Maurizio Arena (Penalista del Foro di Roma, esperto in diritto societario), Antonio Cavallaro (Presidente Organismo di Vigilanza Gruppo Farmaceutico TAKEDA). “La grave crisi del settore costruzioni – ha affermato Andreozzi – ha trovato ulteriore conferma negli ultimi dati pubblicati dall’Istat relativamente all’indice destagionalizzato della produzione che, nel mese di febbraio, ha fatto segnare un crollo del 9,9 per cento rispetto al mese precedente, dato che, corretto per gli effetti del calendario, rapportato a febbraio 2011 evidenzia una diminuzione del 23 per cento”.“In Campania – ha proseguito il Presidente dell’UCS – nel 2011 il settore costruzioni ha fatto registrare (dati Svimez) un calo occupazionale del 9,5 per cento rispetto al 2010, ben al di sopra del dato medio riferito al Mezzogiorno (meno 6,2 per cento) ed al Centro-Nord (meno 4,8 per cento) e, quindi, alla media nazionale (meno 5,3 per cento). Il dato acquisisce una valenza ancora più importante se si considera che il settore edilizio, in Campania, rappresenta un valore aggiunto, a prezzi correnti, di circa 5 miliardi di euro ed un peso nella distribuzione settoriale delle aziende sul territorio di oltre il 12 per cento (dato all’interno del quale la provincia salernitana rappresenta oltre il 20 per cento)”. “I dati riferiti alla provincia di Salerno (fonte Ist. Tagliacarne) – ha sottolineato Andreozzi – denotano come, all’interno dell’industria, è stato soprattutto il comparto edile a risentire delle criticità della recessione. Il peso del valore aggiunto delle costruzioni è sceso dal 6,5 al 6,1 per cento, per un valore aggiunto a prezzi correnti pari a 1.081 milioni di euro, confermando una tendenza simile a quella rilevata per le altre realtà territoriali. Determinanti nella composizione di uno scenario così negativo anche i ritardi nei pagamenti scontati dal settore edilizio, soprattutto nel rapporto con le P.A.: da una recente indagine OIPA – Sole 24 Ore, incentrata sullo studio dei ritardi con cui la P.A. salda alle imprese quanto dovuto, emerge una forte sofferenza al Sud, dove in media il ritardo massimo è di 13 mesi e mezzo, il doppio rispetto al Nordovest che registra ritardi medi di sei mesi, contro i nove del Nordest e gli 11 mesi e mezzo del Centro Italia, con le amministrazioni comunali che risultano le prime nella statistica dei peggiori pagatori, seguite dalle amministrazioni provinciali e poi da Regioni, strutture sanitarie e Ministeri”.“Non a caso – ha concluso Andreozzi – i dati Cerved relativi al primo trimestre del 2012 confermano il boom dei fallimenti nell’edilizia (+8,4% rispetto ai primi tre mesi del 2011), prolungando ulteriormente una tendenza già evidenziata nel corso del 2011”.