Europa, non siamo ancora in fondo al pozzo

Europa, non siamo ancora in fondo al pozzo
Giulio Caso
In napoletano:  ” ‘Nfunno ‘o puzzo”.
Altre volte, nella storia,  malattie, guerre e carestie hanno ridotto al lumicino l’umanità.
La cosa triste era, ed è, che dilaga come una pazzia collettiva, una specie di autolesionismo come quella leggendaria dei lemming.
La differenza col passato è che prima mancavano cibo, medicine e altri mezzi di sussistenza. Ora ce ne sono in abbondanza.
Prima c’era la “fede” fanatica che divideva ora… beh! qui mi taccio.
Ci vorrebbe ancora un possente invito ad amarci?
Ci vorrebbe un poco meno d’invadenza globale?
Per questo avevamo iniziato a costruire l’Europa, perché non avvenissero più guerre sul continente.
Allora bisogna crederci ancora di più, puntare ad un’Europa unita e indipendente; autorevole e propugnatrice di pace fino a diffonderla oltre il continente stesso. Un’Europa credibile che dia fiducia ai suoi componenti e con una politica di buon vicinato.
Fra poco le nuove elezioni, vincano gli uomini di buona volontà.