Credenti e non credenti, percorso da vivere …..insieme!

Credenti e non credenti, percorso da vivere …..insieme!

Che cos’è la Fede? Perché si crede sempre di meno? Ecco queste sono le domande che toccano i temi della Fede e della dilagante disaffezione a Dio. Soprattutto, oggi l’ateismo, così come la fede, non sono tanto una questione di idee e di argomentazioni intellettuali: l’ateismo si misura nel campo dell’esistenza concreta, del sentire interiore, della visione delle cose; allo stesso modo, la Fede non è un sistema chiuso di verità assolute ed assolutistiche, apprese le quali, si viene dispensati dal dubbio ma, una relazione continua che interpella la vita reale.

Fede ed incredulità, credenti ed agnostici sono più vicini di quanto pensino, perché il credente sperimenta e lotta sempre il dubbio, la non fede e l’oscurità così come un ateo onesto con sé stesso, non può eludere, almeno in alcuni momenti della vita, la domanda su Dio, su CHI sia e dove si possa trovarlo, l’agnostico, invece, non può affermare di non conoscere se Dio esiste o non esiste, non essendo sicuro della propria spiritualità.

Dunque, c’è sempre un incredulo dentro ogni credente e viceversa. Sembra che credenti e non credenti viaggino insieme nei percorsi chiaroscuri della vita e, se accettano di andare oltre la rigidità delle loro idee e del loro schema mentale, essi si ritrovano a camminare come pellegrini sulla strada della verità, tra dubbi e certezze.

Il dubbio scuote il credente da una certezza religiosa spesso anche superficiale; la fede ferisce la sicurezza talvolta, presuntuosa dell’ateo con interrogativi ed inquietudini; l’agnostico, invece, è destinato a cercare Dio per sempre.

Occorre aprire strade che portino al dialogo, creare occasioni di confronto vero e leale. E’ tempo che i credenti vincano quell’atteggiamento pauroso e difensivo e i non credenti quello pregiudicale e talvolta, anche polemico e sterile, per imparare a stare insieme, a cercare sempre di andare oltre e magari, a sperimentare percorsi ed esperienze in cui la domanda su Dio risulti una domanda inquieta e necessaria. Credere o non credere è un atto dell’intelligenza della libertà: è normale avere dubbi. Chi non ne ha?!!!

Ci sono così tante cose in questo mondo che non si comprendono! Spesso si dubita dell’esistenza di Dio perché non si riesce a comprendere o non si è d’accordo con le cose che EGLI fa e permette. Tuttavia, essendo l’essere umano un essere finito, non può pretendere di essere in grado di capire un Dio infinito, disposto a rivelarsi in modo sorprendente a tutti coloro che credono o non credono in LUI.

Lo si troverà se lo si cercherà continuamente, in tutto e con tutto il proprio cuore e con tutto se stessi.

 

      Prof.ssa Teresa De Prisco

                                                                                        (I.C.” Fresa – Pascoli” di Nocera Superiore)