Pisciotta: fitto buio in arrivo nelle regioni del Sud, Autonomia differenziata

Pisciotta: fitto buio in arrivo nelle regioni del Sud, Autonomia differenziata

Ieri Marsicano Francesco Saverio, detto Viuccio, lasciò la sua Pisciotta, come tanti altri emigranti, per andare in cerca di fortuna nella lontana America del Sud, per evitare il mal della miseria. Oggi i suoi nipoti con laurea, master e curriculum d’oro sono ugualmente, per motivo di lavoro, fuori dall’Italia. Ci sarà un giorno, un tempo, in cui si potrà vivere decorosamente in Italia, soprattutto nelle regioni del Sud? Su quest’argomento il 17 febbraio 2024 si è tenuto un convegno culturale, organizzato da Massimo Carleo, segretario provinciale codici Salerno, presso l’aula consiliare del Municipio di Agropoli, di seguito l’intervento integrale del dottore Aniello Marsicano figlio di fu Francesco Saverio precedentemente menzionato:

“Buon pomeriggio a tutti, ringrazio gli organizzatori, non solo per l’invito fattomi ma anche e soprattutto per essere come sempre a difesa del nostro martoriato territorio.

Sarò telegrafico considerato lo spessore dei relatori che seguiranno, ma rubo un minuto per fare dei dovuti ringraziamenti, uno al senatore Francesco Castiello per lo spessore politico, culturale e passionale del suo intervento nell’aula del senato durante la discussione sull’autonomia differenziata.

Un altro va a colui che personalmente considero un nostro monumento nazionale ovvero il dottor Pino Aprile che con i suoi saggi ha riscritto la storia dell’Unità d’Italia ridando dignità a migliaia di morti e a milioni di vivi.

Per quanto riguarda, invece, l’autonomia differenziata dobbiamo riconoscere che essa costituisce soltanto l’epilogo  di quello che è iniziato con la riforma del titolo V voluta da Bassanini (PD) nel 2001 con presidente del Consiglio Giuliano Amato, un inutile tentativo per cercare di togliere voti alla lega, che ci è costato molto caro e complicato dagli accordi Stato -Regioni firmati dal moribondo governo Gentiloni (PD) il 28 febbraio 2018, su questo terreno abbondantemente preparato è stato facile per il Ministro per gli “Affari regionali e le autonomie” il leghista Roberto Calderoli proporre una legge che determinerà, se approvata, un catastrofe per le regioni del Sud.

Ma se è vero, ed è vero, che “Dimmi a chi sei figlio e ti dico a chi somigli. Chi  è  Roberto Calderoli? Chi è il padre dell’autonomia differenziata? È colui che  nel corso dell’oramai lunga carriera politica ha pronunciato innumerevoli frasi a sfondo razziale e per una di esse è stato anche condannato a sette mesi con sospensione della pena e più precisamente per le offese razziste fatte all’allora  ministro per l’integrazione Cecile Kyenge, ma fra le tante io voglio ricordare una , che a mio avviso, sintetizza benissimo il pensiero del ministro Calderoli, ovvero la seguente: “Napoli è una fogna che va bonificata….Qualsiasi trasferimento di risorse a questa città che rappresenta un insulto del paese intero, sarebbe assurdo e ingiustificato”. Questo è il pensiero dell’uomo che ha proposto l’autonomia differenziata e di buon parte della Lega. Ma badate bene

Questa legge non è contro i meridionali ma è contro tutti coloro che si ritengono italiani.

Prima di chiudere vorrei fare una considerazione su come si è evoluta l’assistenza sanitaria sul nostro territorio nell’ultimo decennio.

Il servizio ospedaliero ieri era garantito con il PO di Agropoli , Roccadaspide , e con il DEA di Vallo della Lucania.

Oggi il PO di Agropoli è poco più di un PPS, il PO di Roccadaspide e con il DEA di Vallo della Lucania. Oggi il PO di Agropoli è poco più di un PPS, il PO di Roccadaspide è diventato un P.S. il DEA di primo livello di Vallo della Lucania ha perso la chirurgia maxillo-facciale e la chirurgia vascolare senza contare la carenza organica in quasi tutti i reparti con le conseguenti ripercussioni. L’assistenza territoriale era garantita con un’ambulanza rianimativa ad Agropoli ed una a Vallo della Lucania e con medici su buona parte delle ambulanze del territorio. Oggi, in ossequio alla delibera n. 1432 del 24.10.2023 avente ad oggetto la riorganizzazione delle postazioni 118, l’ambulanza rianimativa di Agropoli è stata soppressa e alla stessa sorte è destinata quella di Vallo della Lucania; non solo è prevista la progressiva de-medicalizzazione delle ambulanze ovvero di spostare i medici attualmente in servizio sulle ambulanze sulle auto mediche e il perché non è dovuto ad evidenza scientifiche che dimostrano che l’auto medica sia più efficiente dell’ambulanza ma è scritto nel corpo della delibera ovvero: il numero dei medici è progressivamente venuto ad assottigliarsi, fatto che richiede l’avvio di correttivi atti ad ottimizzare il ridotto numero di sanitari . Da quello che vi ho appena detto si evince che i LEA e i LEPS sono strani diritti in quanto costituzionalmente garantiti ma finanziariamente condizionati. E siamo al nocciolo della questione il problema non è l’autonomia differenziata ma la ripartizione dei fondi, il problema è che da oltre 150 anni il sud viene costantemente depredato; un banale esempio: la spesa sanitaria pro capite Campania 2001 euro Veneto 2186 euro con una differenza di 185 euro che moltiplicato per gli oltre 5.500000 abitanti della regione Campania porta la perdita ad oltre un miliardo di euro E tutto questo con il paradosso di una mobilità sanitaria che, secondo la Corte dei Conti, ha sottratto in un decennio 14 miliardi di euro alle Regioni del Sud, a favore di quelle che rivendicano l’autonomia: Lombardia (6,2 miliardi di euro), Emilia-Romagna (3,3 miliardi), Veneto (1,1 miliardi). creando delle situazioni insostenibili aspettativa di vita (minore al Sud di 4 anni), speranza di vita in buona salute (20 anni tra i due estremi), mortalità infantile (doppia al Sud); alla faccia della Legge 833/78, che pone tra i suoi obiettivi il superamento degli squilibri territoriali nelle condizioni socio-sanitarie del Paese, e in barba all’articolo 32 della Costituzione. Ma la perdita più grande per il sud non è quella patrimoniale ma è quella umana L’ultimo rapporto SVIMEZ ci dice che dal 2002 al 2021 il Mezzogiorno ha perso 1,1 milioni di residenti, 808 mila under 35, di cui 263 mila laureati tra questi due dei miei tre figli. Al 2080 si stima una perdita di oltre 8 milioni di residenti nel Mezzogiorno, che da area più giovane, diventerà l’area più vecchia del Paese. Chiudo con una preghiera ai politici presenti ovvero di fare del tutto affinché al posto del pianto del figlio che ha visto partire il padre con una valigia di cartone e i figli con una laurea e una specializzazione vi possa essere il sorriso del nonno che vede tornare i suoi nipoti.” Oltre al dottore Aniello Marsicano si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Agropoli Roberto Mutalipassi, di Iolanda Molinaro assessore Istruzione comune di Vallo della Lucania, Biagio Tomasco segretario territoriale NURSIND sanità pubblica, Simona Mazzeo avvocata vicedirettore Centro Sud 24, Antonio Di Leo Segretario aziendale ANPO ASCOTI-medici, Antonio Capezzuti Segretario FPCGIL, Franco Maldonato avvocato, Vincenza Aloisio Senatrice M5S, Franco Mari Deputato Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Castiello Senatore M5S Pino Aprile giornalista e scrittore. Tutti gli interventi sono stati sublimi, chi vuole visionarli può cercare sulla pagina Facebook di Tele Pisciotta. Ogni relatore sembrava avesse l’oro in bocca tanto era eccelso il loro argomentare. Io personalmente mi auguro che questa assurda legge non sia giammai promulgata ma, ahimè se dovesse succedere, essendo oltre 500 le mansioni che si vogliono delegare alle regioni, auspico che ci sia un ravvedimento almeno sul diritto ugualitario e non differenziato dello studio e della sanità e il governo nazionale accentri nelle sole sue mani tali diritti , non creando discrepanze , almeno in questi due importanti settori, se tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, il governo attuasse ciò che hanno encomiabilmente scritto i nostri Padri Costituenti. Nell’arco di tutta la mia vita ho insegnato che abbiamo la Carta Costituzionale più bella del mondo, che alcuni paesi non ce l’hanno e altri ce la invidiano, e noi che abbiamo un simile tesoro ONORIAMOLA, non infanghiamola, giù le mani da essa e infine l’autonomia differenziata è un accadimento Controtendenza, in un processo di GLOBALIZZAZIONE, si vuole Differenziare, disunire, regredire, altro mio insegnamento è stato indietro non si torna nemmeno per prendere la rincorsa nelle gare di corsa