Salerno: nuova piscina annessa a Centro Produzione Audiovisivo, a palo ristrutturazione della Simone Vitale

Salerno: nuova piscina annessa a Centro Produzione Audiovisivo, a palo ristrutturazione della Simone Vitale

Ammiraglio Gaetano Perillo

Il recente annuncio del presidente De Luca di voler realizzare nella zona industriale di Salerno un Centro di Produzione Audiovisivo con annessa piscina, per girare scene di mare quando si fanno i film, al di là della effettiva utilità di un siffatto insediamento, induce a formulare qualche considerazione, soprattutto per quanto attiene le priorità nell’uso delle risorse e l’individuazione delle cose necessarie da fare.
In tema di piscine, giova ricordare i frequenti richiami alle disfunzioni della Piscina Comunale Simone Vitale, unico impianto cittadino in grado di ospitare gare di pallanuoto e di nuoto (ma solo in vasca da 33,3 mt.).
È una struttura obsoleta, nata dal rifacimento del vecchio impianto di due piscine risalenti agli anni ‘50 e con l’installazione di una copertura apribile in PVC.
Ha costituito per anni la valvola di sfogo per le esigenze sportive degli appassionati di nuoto salernitani, eredi degli … eroici nuotatori che nella seconda metà del secolo scorso si cimentavano nelle acque di mare prospicienti la spiaggia di Santa Teresa in un impianto delimitato e retto su palafitte.
Piuttosto quindi che metter su una struttura per realizzare scene acquatiche, che con le moderne tecnologie e A.I. possono essere create molto realisticamente in modalità informatica, vedrei più confacente ad esigenze reali – e più proficuamente utilizzabile – la costruzione di una Piscina olimpica, dotata di impianti moderni e all’avanguardia.
Sarebbe da ubicare nell’area dove già si trovano lo Stadio Arechi, il Palazzetto dello Sport (auspicandone un prossimo completamento) e il porto turistico Marina d’Arechi e costituirebbe con detti impianti un polo concentrato di attività sportive e ricreative, veramente importante e di grande versatilità.
La vecchia Piscina Vitale, una volta smontata la copertura in PVC che ostruisce il panorama, resterebbe – adeguatamente configurata – a disposizione dei cittadini per uso balneazione.