Salerno: Giovanni Cuomo      

Salerno: Giovanni Cuomo      

Maria Amendola

Viene ricordato per l’impegno politico che profuse in favore della sua Provincia e, in modo particolare, per la sua città. Nacque a Salerno il 23 dicembre 1874, figlio di Carmine Cuomo e Angiolina De Fendis. Frequentò il liceo ginnasio Tasso ed insegnò dopo essersi laureato in lettere presso l’Università di Napoli dove in seguito si laureò anche in legge il 29 luglio 1905, dedicandosi poi totalmente alla professione di avvocato. Viene ricordato tra i sostenitori della creazione di un istituto commerciale presso Salerno di cui,  in seguito, ne fu anche direttore. Fu eletto consigliere comunale a Salerno il 16 settembre 1898, e nel 1902 entrò nella giunta dal sindaco Andrea De Leo (1849-1915) dove assunse la delega agli assessorati della Pubblica Istruzione e delle Finanze. Svolse un’intensa attività politica dalla fine della Prima guerra mondiale, sia impegnandosi localmente per la formazione di una organizzazione liberaldemocratica, sia candidandosi alla Camera (lista democratico-liberale, dove trovò anche Giovanni Amendola (1882-1926) e Andrea Torre (1866-1940). Il 16 novembre 1919 fu eletto per la prima volta deputato (XXV legislatura del Regno d’Italia) e fu anche membro permanente della Commissione della Pubblica Istruzione. Rieletto deputato (XXVI Legislatura) lottò in Parlamento per i problemi della sua Provincia e per far assegnare fondi per la città di Salerno, assicurandosi la costruzione di ferrovie e di strade. Fu fedele alle idee di Giovanni Amendola. Con l’avvento del fascismo egli si ritirò dalla vita politica attiva, e si dedicò all’insegnamento e alla professione forense. Fu un antifascista moderato, ma non prese mai esplicite posizioni contro il regime. Nel luglio 1943, alla caduta del fascismo, fu nominato Commissario prefettizio del Comune di Salerno fino a quando l’11 gennaio 1944 . Fu nominato sottosegretario all’Educazione Nazionale, nel primo governo Badoglio, ma di fatto dall’8 settembre egli resse il dicastero, poichè il ministro Severi rimase bloccato a Roma. Nel periodo di Salerno Capitale (febbraio 1944)  divenne ministro del dicastero che avrebbe assunto la direzione del Ministero della Pubblica Istruzione nel maggio 1944. Il ministro Cuomo riuscì a far aprire a Salerno una Facoltà di Magistero Pareggiato ed evitando i sabotaggi e i tentativi di soppressione, e il 9 marzo 1944  firmò il decreto istitutivo dell’Istituto di Magistere, fortemente voluto da lui e di cui fu presidente del consiglio di amministrazione fino al 1947, ed in seguito a lui dedicata, divenne nel dicembre del 1968 il primo nucleo dell’Università degli studi di Salerno. Nel dicembre 1947 fu nominato senatore di diritto, ma non prese mai possesso della carica poiché morì il  24 marzo 1948. La biblioteca personale di Giovanni Cuomo (oltre 11000 volumi) per volere degli eredi inizialmente fu donata al Comune di Salerno, in seguito grazie alla disposizione della Giunta Comunale fu trasferita dall’ottobre del 1976 presso la Biblioteca centrale Eduardo Renato Caianiello dell’Università degli Studi di Salerno. L’Amministrazione Comunale gli ha intitolato una strada, mentre dopo la Seconda guerra mondiale nel 1949 fu affidata allo scultore Gaetano Chiaramonte (1872-1962) la creazione del busto in bronzo di Cuomo esposto presso la  Villa Comunale di Salerno.