Salerno: La “Ricciarda” del Foscolo      

Salerno: La “Ricciarda” del Foscolo      

Maria Amendola

Nel 1812 Ugo Foscolo (1778-1827) visitò Salerno e venne catturato dal fascino del castello Arechi, a quel tempo in stato di abbandono. Egli tra il 1812 ed il 1813, a Firenze, compose l’opera “Ricciarda”,  una tragedia in 5 atti, ambientandola nel medioevo presso il Castello Arechi. Il 17 settembre 1813 si tenne il debutto della tragedia del Foscolo presso il “Teatro del Corso” di Bologna con la compagnia di Salvatore Fabbrichesi. La trama: Ricciarda e Guido si amano e sono rispettivamente i figli di due fratellastri che si odiano. Ricciarda è la figlia di Guelfo (principe e tiranno di Salerno) mentre Guido è il figlio dell’esiliato Averardo (principe di Benevento). Quest’ultimo assedia Salerno per poter salvare il figlio Guido che per amore di Ricciarda si era nascosto nei sotterranei del castello, dove vi erano anche i sepolcri. I due ragazzi moriranno per mano di Guelfo che si ucciderà subito dopo aver ucciso la figlia. Il castello medievale di Salerno, “castrum”, si erge a 300 metri s.l.m, ubicato presso la zona Croce del monte Bonadies, prende il nome dal duca e poi principe longobardo Arechi II (734-787). Nel XVIII secolo, venne impiegato per la difesa della città, ma non divenne la residenza di Arechi, che trasferì la corte da Benevento presso quello che è l’attuale palazzo di San Pietro a Corte. La datazione iniziale dell’edificazione del castello è oggetto di ipotesi contrastanti: per alcuni di epoca goto-bizantini, per altri di epoca tardo romana. Sicuramente il primo impianto costruttivo è del VI secolo d.C. circa. Si deve al generale bizantino Narsete (Armenia, 478-Roma, 574) l’edificazione del “castrum” dopo la guerra greco-gotica  (535-553 d.C.), per poter controllare il sottostante porto. Per proteggere Salerno Arechi II ideò un sistema difensivo a triangolo: dal castello le mura si irradiavano lungo i pendii del monte Bonadies. Successivamente i normanni edificarono la Bastiglia, mentre gli angioini costruirono un sistema termale e i “balneum”. In epoca moderna perse le sue funzioni di difesa e progressivamente fu abbandonato. La Provincia di Salerno acquistò il castello nel 1960 e la Bastiglia nel 1990. Dopo lunghi restauri, dal 10 ottobre 2009 il complesso è stato aperto e reso fruibile dal pubblico. Una curiosità: il 1° marzo 1992 le Poste Italiane hanno dedicato un francobollo al castello di Salerno.