Salerno: Feneal Uil, pioggia e maltempo, battaglia di civiltà per sicurezza e per nuova occupazione

Patrizia Spinelli* 

Gli ultimi drammatici avvenimenti in materia di maltempo e di emergenza ambientale riaprono una questione che abbiamo provato a segnalare da tempo, ma, purtroppo, senza ricevere alcun segnale da parte di non poche istituzioni che pure sono chiamate a intervenire. E, bisogna evidenziare, chiamate a prevenire, oltre che a porre in campo interventi in grado di dare risposte adeguate alla gravità della situazione. La cosiddetta emergenza ambientale diventa, quindi, un altro tema da affrontare subito, sollecitando a tutti i livelli, prima di tutto, un’attenta valutazione di due ambiti di riferimento. Ogni singolo Comune può – subito – richiamare al centro dell’attenzione quali sono le reali questioni che restano aperte e non sono state ancora tempestivamente affrontate? Ma, nello stesso tempo, è in grado di proporre con esattezza e grande precisione quali sono gli interventi che sono stati previsti (o non sono stati previsti) e che, invece, sono fermi oppure bloccati? E per quale ragione non partono?

La verità è che siamo in presenza di una situazione difficile anche da descrivere. Perché se da un lato siamo in presenza di forme di totale disimpegno e lontananza dai problemi che si ripropongono ogni volta che si verificano condizioni atmosferiche non semplici da affrontare, dall’altro, anche in presenza di finanziamenti e di programmi ampiamente articolati, non si riesce a mettere in campo un vero e proprio piano operativo, che, allo stato dei fatti, non è più rinviabile.

Siamo di fronte a uno stato di inagibilità  che si protrae nel tempo, generando ritardi, ma soprattutto rischi per le popolazioni della nostra provincia. E non possono bastare le solite elencazioni della politica che elenca sistematicamente le cose da fare e i finanziamenti che sono stati stanziati, mettendo, però, da parte le responsabilità gravi che persistono e che non autorizzano alcuna forma di distanza da quanto accade sistematicamente.

Abbiamo chiesto da tempo di porre fine a quanto sta accadendo affrontando la situazione Comune per Comune, coinvolgendo anche Provincia e Regione in uno sforzo di definizione – caso per caso –  delle diverse e gravi emergenze che si manifestano sul territorio non appena il tempo invernale (ma anche non invernale) si manifesta.

Ma è mai possibile che non si voglia rispondere a due esigenze fondamentali? La sicurezza delle popolazioni e – fattore da non sottovalutare, viste le condizioni complessive nella nostra provincia – la non secondaria risposta in termini di lavoro che può emergere in base alle opere da realizzare urgentemente.

Sicurezza e occupazione mai come in questo caso rappresentano un binomio per il quale vale la pena di portare avanti una battaglia fondata sui diritti e sulla responsabilità.

*Segretaria Provinciale Feneal Uil