Salerno: Scuole Unite, in piazza studenti contro DAD

Da marzo 2020 studentesse, studenti e docenti sono stati costretti a ricorrere alla didattica a distanza, un modello didattica nato a causa della situazione emergenziale che il nostro paese sta affrontando oramai da mesi, ma che si è articolato in modi lesivi del diritto allo studio  e della salute psicologica degli studenti e delle studentesse.

La didattica a distanza non solo ha determinato nuove criticità, come ad esempio un aumento allarmante del tasso di dispersione scolastica, ma ha anche portato alla luce tutte le limitazioni e i problemi che gravavano sul nostro sistema scolastico anche prima della pandemia: si è reso evidente come la politica decennale di tagli effettuati all’istruzione sia stata distruttiva. Il diritto allo studio non è più garantito!

“L’adeguamento dei trasporti pubblici all’aumento delle corse scolastiche, lo stanziamento di fondi per l’edilizia scolastica, il recupero di strutture dismesse per l’ampliamento degli spazi, risposte e indicazioni precise sull’esame di stato e i PCTO, un tracciamento efficace dei contagi e test rapidi periodici, fornire device e connessione adeguati allo svolgimento della DaD qualora impossibilitati al rientro, sono provvedimenti necessari e proprietari per rientrare a scuola in presenza” denuncia Scuole Unite Salerno “e limitare le gravi ripercussioni che l’assenza prolungata dalle aule ha determinato e determina sulla qualità della formazione e sulla salute psicologica di studenti e studentesse”.

Proprio per questo motivo, venerdì 22 gennaio, più di 20’000 studentesse e studenti in tutta la città e la provincia di Salerno effettueranno una protesta che si articolerà attraverso due azioni contemporanee: tutti gli studenti delle scuole aderenti saranno in sciopero della dad, mentre i rappresentanti di ogni scuola si riuniranno in presidio nella piazza antistante la Provincia di Salerno dove poi verrà presentato il documento con le rivendicazioni.

La scuola non può essere l’ultimo punto in agenda dei polici, è arrivato il momento di ascoltare la voce di chi rappresenta il nostro futuro e da mesi denuncia l’insostenibilità di tanti mesi di lontananza dai banchi e la necessità di un rientro a scuola in sicurezza, che garantisca il diritto alla salute come il diritto allo studio!