Riceviamo e Pubblichiamo: tempo di Coronavirus…Panettiere o Pasticciere?

Sono Stefano Guariniello, giovane pasticciere di 18 anni. In questi giorni mi è capitato, come a tutti, di recarmi in una panetteria. Fin qui non c’è nulla di male, ma guardando tra il banco vedo pizze, rustici, sfogliatelle e frolle, babà, zeppole di San Giuseppe, bignè, pasta di mandorla e torte farcite, insomma il banco di una vera e propria pasticceria. Eppure la regione Campania ha emanato un ordinanza nella quale ha obbligato noi pasticcieri alla chiusura dei locali, lasciando libere le panetterie per la produzione del pane ( in quanto bene di prima necessità), ma ciò dovrebbe obbligare i panettieri a vendere solo ed esclusivamente pane. Allora io mi chiedo a cosa servono quei dolci nel banco? Visto che secondo l’ordinanza non sono un bene primario. Parliamo di pasticceria o di panetteria? La presente è una semplice lettera di riflessione, nella quale lascio a voi la risposta.

Distinti saluti.

Stefano Guariniello