Coronavirus: nerbo e intelligenza! Numeri, pericoli e soluzioni per superare crisi

Il 9 marzo 2020 gli italiani si sono svegliati con un nuovo peso sulle spalle, una consapevolezza che spaventa ma, allo stesso tempo rincuora, sì, rincuora perché ci fa ben sperare per il futuro: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha esteso la zona rossa a tutta la penisola, per proteggere il popolo dal contagio. Da oggi in poi, secondo le nuove direttive, è vietato ogni tipo di assembramento; sono sospesi tutti gli eventi, le manifestazioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati; bisogna uscire di casa solo in caso di emergenza e, per spostarsi dal proprio comune, occorre compilare una autocertificazione autentica (non vi conviene mentire, lo Stato verrà a saperlo e al COVID – 19 vi toccherà aggiungere denunce e sanzioni); in caso di spostamento dovete mantenere la distanza minima di un metro dalle altre persone, vietati baci, abbracci, strette di mano, norme già in vigore da diverso tempo ma, adesso, sottolineate con un bel pennarello rosso, rosso come il nostro territorio, rosso come l’hashtag #iostoacasa. Perché si è arrivati a queste misure così drastiche per quello che, in molti, spacciavano come un forte raffreddore, una normale influenza? La risposta è nella domanda: in troppi hanno ignorato le norme precauzionali suggerite nel lontano febbraio 2020, la maggior parte del popolo italico ha continuato a viaggiare come se nulla fosse, a non indossare mascherine in caso di tosse o raffreddore, a non sottoporsi ad un tampone in caso di febbre, a presentarsi al pronto soccorso con l’influenza infettando interi reparti, ad ammassarsi nei bar, nelle discoteche, a stringersi gli uni agli altri fra i tavoli dei locali, bere magari dallo stesso bicchiere e, dulcis in fundo, assaltare i treni in partenza verso il meridione prima della chiusura della Lombardia, episodio vergognoso, incivile, pericoloso, immaturo ed egoista. Ad oggi, nel mondo, l’Italia è vista come la culla del virus, molti contagi all’estero sono stati causati da nostri connazionali e, a differenza della Cina, siccome nessuno era pronto a rinunciare al giro in centro e all’aperitivo con gli amici, si è diffuso in maniera più veloce. Certo, sicuramente a noi il plauso di aver fatto molti più tamponi ma … a noi la colpa di aver preso sottogamba la situazione. È vero, il coronavirus non è mortale (più o meno) ma il fatto che voi giovani e forti non rischiate di tirare le cuoia, non vi autorizza ad andarvene in giro come untori. Magari a voi non viene nulla, magari siete pure asintomatici ma… contagerete altre persone e, fra queste, ci saranno anziani o giovani immunodepressi che mica se lo meritano di pagare un conto così salato per colpa della vostra scelleratezza? E se ciò non bastasse aggiungo che, nonostante la giovane età e la salute di ferro, siccome questo virus è molto infido e si annida nei nostri polmoni, per sopravvivere gli ammalati necessitano di cure ospedaliere, di ricoveri presso reparti di terapia intensiva, di macchinari di ausilio alla respirazione, di medici in grado di seguirne il decorso. Ad oggi, visto l’alto numero di contagi causato dai fanatici dell’Happyhour, dalle signore che sono andata a festeggiare la Festa della Donna e dai pendolari che dalla zona rossa sono andati a trovare la mamma ottuagenaria, il numero di infetti è altissimo, ne conviene che non ci sono posti per tutti e, dunque, se tu giovane diciottenne con tanta voglia di vivere arrivi in ospedale insieme ad un bambino di dieci anni e c’è un solo posto, quel posto viene dato al bambino e, a quel punto, si che rischi di rimetterci le cuoia. Il mio occhio vi sembrerà troppo nero ma credetemi, non è così: sono completamente trasparente, questa è la verità e se avessimo avuto il coraggio di guardarla in faccia prima, riconoscerla, senza fare gli struzzi, oggi non ci ritroveremmo in questa situazione. Ora, però, è inutile piangere sul latte versato, fate ancora in tempo ad accorciarvi le maniche e … restare a casa! Lo so, non è bello per nessuno, rinchiudersi fra le mura del proprio appartamento quando il tepore primaverile è così invitante ma … se volete vedere anche l’estate, l’autunno, l’inverno e la prossima primavera, vi conviene barricarvi. Cosa fare? Iniziamo dal dire cosa NON fare: NON assaltate i supermercati, siamo in emergenza sanitaria, non in tempo di carestia, fiondarvi al primo discount annulla tutte le raccomandazioni elencate dal nostro caro premier che è stato chiarissimo, NON provare a scappare di casa anche perché, se scappate, me lo dite dove andate? Siamo tutti nella stessa barca, fuggendo rischiate solo di ritrovarvi in auto con la febbre a 39 … a casa avete tutte le comodità e, in caso di emergenza, potete chiamare i vari numeri attivi per la situazione attuale. “Cosa me ne faccio tutta la giornata chiuso in casa?” La domanda più inflazionata del periodo. Ma come! Di solito vi lamentate che non avete mai tempo per lavoretti e pulizie domestiche, ora ne avete a quantità fino al 3 aprile! Vi consiglio di non abbattervi, non lasciarvi prendere dall’ansia o dal panico ma affrontare l’emergenza con la stessa forza con la quale i nostri nonni hanno affrontato la guerra: nerbo italiani! La nostra nazione non ci sta togliendo il cibo, non ci costringe a mangiare solo cinquanta grammi di pane al giorno, non ci obbliga a morire per la patria né è venuta nelle nostre case a requisire gioielli di famiglia in nome della guerra, ci ha chiesto di far qualcosa che, di solito, vorremmo fare ma non abbiamo tempo per farla: stare in casa. Cosa fare? Beh, prima di tutto potete dormire fino a che ora volete, senza sveglie, non è fantastico? Poi, potete rimettere in ordine la vostra scrivania, gli armadi, i cassetti nel soggiorno, la dispensa in cucina, fare una cernita dei vostri abiti, decidere quali tenere e quali non servono più … basterebbe questo ad occupare il tempo fino al 3 aprile ma, siccome nell’arco di una giornata a noi piace variare, permettetemi di darvi qualche consiglio:

leggere: ora non venitemi a dire che non avete libri in casa e, anche se così fosse, basta scaricare delle semplici app dal cellulare o pc per avere sotto mano qualsiasi libro o rivista, la lettura è una alleata molto importante al momento, ci distrae, ci istruisce, ci calma, ci regala ore di svago;

film e serie tv: non costringetemi a fare pubblicità ma, ci sono varie app (una molto famosa) che permette di scegliere fra tantissimi titoli, avrete finalmente la possibilità di recuperare quella sitcom che vi piaceva tanto, quella pellicola che vi siete persi al cinema o riguardare qualche grande classico;

hobby: ognuno di noi ne ha, che siano le piante sul balcone o la pittura, dal cantare sotto la doccia al suonare Chopin, avete adesso il tempo giusto da dedicare alle vostre passioni, approfittatene!

cucina: in internet si trovano tantissime ricette per le quali non servono ingredienti particolari, osate! Preparate dei semplici pancake per colazione, una lasagna per il pranzo, provate a fare una pizza o un pandispagna per merenda;

allenamento: ovviamente, se vi date alla cucina poi un po’ le dovete smaltire le calorie. Sapete che esistono tantissimi esercizi che potete fare da soli, in casa? Io, personalmente, non sono una grande sportiva ma sto usando questi giorni per fare yoga e meditazione, due pratiche che il tempi di stress aiutano tantissimo;

famiglia: figli con tanti compiti da svolgere, bambini piccoli che si annoiano, moglie, mariti, genitori più esauriti di voi? È tempo di … Monopoli! O Risiko, va bene anche la tombola, la scala quaranta o il celebre nomi-cose e città. Divertitevi con i vostri pargoli, non piazzateli davanti alla tv dalla mattina alla sera, insegnategli i giochi che facevate voi da piccoli o inventatene di nuovi, fateli disegnare, colorare, saltare con la corda, contate che un bambino che gioca, in casa, con i propri genitori è il bambino più felice del mondo;

amici: ok, non possiamo andarci a prendere una birra con i nostri compagni d’avventura, ricordate però che non state rinchiusi solo voi, ma anche loro, versatevi una birra, ognuno a casa sua, e fate una bella video chiamata, l’importante è sentirsi vicini, non esserlo fisicamente e oggi, grazie alla tecnologia, tutto questo è possibile;

self: prendetevi cura di voi! Lunghi bagni, shampoo e balsamo per i capelli, cerette, creme idratanti, manicure, pedicure, scrub, maschere per il viso, chi più ne ha più ne metta! Arriverete in spiaggia con una pelle di porcellana, rughe e punti neri saranno soltanto un vago ricordo!

Non vi basta? Davvero? Fidatevi: per far tutte le cose elencate dovreste chiudervi in casa almeno fino al 3 Giugno! Ma, ovviamente, questi sono solo suggerimenti: a voi la sfida di mettere in moto la fantasia per trovare altre mille cose da poter fare a casa e, ricordate, non è una punizione, è soltanto una nuova sfida, una gara, in gioco c’è la nostra vita e quella dei nostri affetti, non dimentichiamolo mai!

#iostoacasa e voi?

 Raffaella Iannece Bonora