Valle dell’Irno: malori e svenimenti su bus locali

Anna Maria Noia

Bus affollati e disagi per i pendolari che utilizzano il trasporto pubblico locale: un ennesimo caso di svenimento, un malore occorso ad uno studente di 15-16 anni, si è verificato il 12 settembre  a bordo del mezzo numero 10.

Erano all’incirca le 13.15, all’altezza di Acquamela – frazione di Baronissi. Al ritorno da Salerno. Il veicolo effettua difatti, quotidianamente, la tratta Mercato S. Severino-Salerno. il mezzo era quello snodato, caratterizzato da una sorta di “fisarmonica” per consentire l’afflusso di tantissimi avventori. Ma ciò, evidentemente, non è bastato a sopperire ai disagi lamentati sempre dai molti utenti di gran parte della Valle Irno. Il 10 effettua fermate a Baronissi, Acquamela, Lancusi e in altre zone irnine – oltre che a S. Severino. A volte le corse saltano, contribuendo ad aumentare il numero di utenti (a gruppi) che devono raggiungere le proprie abitazioni e/o i luoghi di lavoro. Oppure le scuole, per gli adolescenti. Caldo alle stelle, dunque, mercoledì 12; il ragazzo svenuto cade a terra – pare (secondo quanto affermato dai testimoni) con la testa tra le porte di uscita. In molti gridano, poi il malcapitato viene soccorso – spostandolo in modo da evitare che le porte potessero schiacciarlo. L’autista, in un primo momento, non si accorge di nulla. Alla fine, il giovane si riprende e scende alla fermata appena dopo quella “desiderata”. Non è la prima volta che si verificano problemi a causa dell’affollamento degli autobus; ciò accade, in particolare, con l’inizio della scuola e nell’ora di punta: durante le rush hour, all’uscita dagli uffici e – appunto – dagli istituti scolastici, impiegati e studenti vengono quasi “stipati” all’interno dei bus. Non solo sul 10, ma anche su bus di altre tratte. Esemplare il caso sollevato da “Striscia la notizia” nei mesi scorsi: in questo caso, sotto la lente del cronista le condizioni di viaggio da e per l’università di Fisciano. Per quanto riguarda il 10, sono anche abbastanza frequenti i guasti. Le persone chiedono più corse e urgenti provvedimenti per la sicurezza sui mezzi. Temi scottanti, attuali. C’è chi vedrebbe di buon occhio il tanto decantato bigliettaio tra la gente – proprio per maggiore garanzia dell’incolumità di conducenti e passeggeri. E per evitare pericoli con persone a volte ubriache o moleste. Sebbene, anche in questo caso, tutto è da vedersi: i controllori stessi, molto spesso, sono vittime di violenze verbali e anche di aggressioni fisiche nel fronteggiare le rimostranze di chi sale e non oblitera il biglietto. Occorre un potenziamento delle risorse – in generale, in tutti i sensi.