La Chiesa di Bergoglio: tra dissensi ed aperture, pedofilìa volutamente taciuta?

di Rita Occidente Lupo

Il Papa della misericordia e dell’accoglienza, della povertà e dell’apertura all’amore divino, possibile che sapesse dei crimini efferati sui minori e volutamente tacesse? Da giorni, il Vicario di Cristo, sotto la scure non solo mediatica, dei continui abusi sui minori che imbrattano la Sposa di Cristo, da parte di alti porporati. Di qui, il viaggio in Irlanda, tramutato come un boomerang, per aizzare la fronda conservatrice, che mal digerisce certe aperture del Magistero, nell’avanzare l’esplicita richiesta di dimissioni del Pontefice argentino.

Quello della pedofilia, un crimine che alligna nelle sagrestie, tra le pareti sacrali, che dovrebbero invece avviare alla vita cristiana i piccoli ed i giovani. Ed invece, proprio in determinati luoghi preposti alla formazione cristiana, lo spauracchio della dissacrazione e del reato. Certamente la Chiesa del terzo millennio vive una realtà sociale in continua evoluzione, ben lontana da quei dettami evangelici, stimati per secoli intramontabili, per pervenire a salvezza. Di qui la rivisitazione di cardini sui quali il cattolico ha basato la propria vita cristiana, nella convinzione che la devianza dai comandamenti statutari,  anticamera del fuoco eterno!! Con Bergoglio, la Chiesa che apre le porte a tutti!  Papa Wojtyla aveva anticipato  “Spalancate le porte a Cristo!”, la ventata innovativa,  restando però ben ancorato alla tradizione, senza compromessi teologici o dottrinari.

In “Amore e Responsabilità” pur affrontando tematiche scottanti del tempo, quali quella della contraccezione e della fecondazione eterologa, fissa l’enciclica “Humane Vitae” di Paolo VI: la vita nascente, sull’atto d’amore-donazione, tra i coniugi uniti dal vincolo sacrale, contro le mode relativistiche del tempo! Parlando di Accoglienza, Amore, Misericordia, Papa Francesco ha reso spesso i singoli presbiteri, giudici  del matrimonio. Alle coppie eterosessuali, ai fidanzati in procinto di avviare una vita a due, il Pontefice polacco aveva ricordato la bellezza del dono di Sè, nell’oblazione del Noi.

Con Papa Francesco, alla luce della costante avanzata di Gay Pride e di Unioni civili sancite giuridicamente, spostato il baricentro affettivo. La nuova società, con altre esigenze, altre istanze, altri elementi di confronto, in corsa sfrenata verso l’edonismo, ha liquefatto i valori un tempo stimati intramontabili. Polverizzando anche i sentimenti, scanditi dal ritmo della chat virtuale! Per Bergoglio, l’arena del dissenso già emersa alla vigilia del Sinodo sulla famiglia, denuda una Chiesa nella quale sono gli stessi consacrati a non voler più accettare regole e principi. A non voler più tenere il pugno duro, contro le mode relativistiche del tempo! Nell’ottica dell’accoglienza, Papa Francesco ha reso spesso i singoli presbiteri, giudici di singole assoluzioni.

O artefici di salvezze o di condanne! Il cattolico tradizionalista, in ossequio al vecchio catechismo ed alla dottrina per secoli trasmessa, non si raccapezza più in un mondo cattolico diverso. In un modo di vivere discrezionalmente la fede, in nome di quella Misericordia alla quale il Papa fa appello costantemente. Manca una visione chiara della sequela alla quale attenersi oggi, per la salvezza eterna. Dalle affumigate sagrestie, a malapena l’odore dell’incenso rimanda a santuari di culto, nei quali il turismo religioso ancora tiene banco. E se si corre a Lourdes, Fatima, Medjugorje, in cerca di un momento di serenità spirituale, al rientro nella propria dimensione quotidiana, svanisce l’afflato mistico e permane un atteggiamento laico non sempre edificante. Papa Francesco ha condannato non una volta il grave crimine della pedofilia, chiedendo perdono per tale misfatto, ma non può certamente tenere a freno chi non vive il proprio ministero, come traghettatore d’anime, bensì come Caronte infernale! Che il dossier dell’ex nunzio a Washington, Carlo Maria Viganò, denudi la vergognosa situazione americana, senza dubbio da tenere in conto, per allontanare chi perpetra abusi, ma che il Vaticano sapesse e volutamente tacesse, non può che essere una vera e propria menzogna…che non deve assolutamente deviare i cattolici dal continuare a vivere la comunione col Papa, pregando anzi per Lui, che deve guidare la nave della salvezza in tempi così procellosi!